L’uomo dei Benetton, Mion, conferma: «Sapevamo che il ponte Morandi poteva crollare»
Di Redazione
Del 24 Maggio 2023 alle ore 20:43
La Corsichese Angela Zerilli ci perse la vita.
Nel rileggere le parole pronunciate davanti ai giudici da Gianni Mion ex Ad della holding dei Benetton Edizione, al processo per il crollo del Ponte Morandi, vengono brividi di orrore.
Ma io scrivo da Corsico, hinterland di Milano.
Da queste parti non abbiamo tempo da dedicare all’ orrore, allo schifo, alla nausea che queste dichiarazioni provocano.
Le parole di Mion amplificano il dolore e la rabbia di tutti coloro che conobbero e frequentarono Angela Zerilli, cittadina corsichese, laureata e funzionaria della Regione Lombardia, compresi i suoi parenti.
Una donna gentile e stimata da tutti per il suo sorriso e la sua disponibilità.
In quel giorno maledetto voleva solo andare in vacanza assieme alla sua anziana amica: una gatta, tranquilla nel suo trasportino.
Arrivata a Genova, salì sul transfer che aveva prenotato per raggiungere Uscio, per le vacanze. Non ci arrivò mai. Il Ponte Morandi negò maleficamente quella possibilità alla cara Angela, all’ autista, alla micia di Angela.
Oggi Mion dice: ” Sapevamo e non abbiamo fatto nulla”.
Ora sappiamo anche noi e NON POSSIAMO fare nulla.
Possiamo solo non cedere al risentimento,
alla tentazione dell’ odio. Forse, non lo vorrebbe neppure Angela.
Ma non si può essere o restare indifferenti.
Non possiamo.
Dobbiamo pretendere che la giustizia umana faccia il suo corso. Chi ha responsabilità paghi la sua colpa qui, in terra. Paghi per intero, senza sconti.
Il perdono no. Qui non può avere quartiere e neppure ragioni.
Per Angela Zerilli e per tutte le altre vittime del Ponte Morandi e della folle malvagità umana quando sceglie Mammona, malefica divinità inestinguibile
Francesco Magisano