Separazione E Divorzio Nella Prospettiva Dell’uomo Violento:

Arte, Cultura & Società

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 La separazione da un uomo violento è sempre un atto di coraggio

Quando si verifica una crisi in un contesto familiare, le conseguenze sul piano affettivo, psicologico e sociale sono notevoli, non solo nel rapporto tra marito e moglie, ma anche tra genitori e figli.

Se da un lato la giurisprudenza italiana, dai tempi in cui è stata approvata la legge sul divorzio, si è orientata sempre più verso una risoluzione consensuale delle separazioni, dall’altro lato vi sono ancora dei vuoti normativi per quanto riguarda, ad esempio, convivenze di fatto e unioni civili.

Ed è anche in presenza di questi vuoti normativi che la figura dell’avvocato specializzato in Diritto di Famiglia assume un ruolo chiave.

L’avvocato Elda Panniello, approfondendo la materia del diritto alla famiglia, con particolare attenzione alle coppie di coniugi, conviventi, con figli e senza figli, negli anni ha fatto proprie tematiche inerenti la violenza di genere. Il suo lavoro l’ha portata non solo a prendere le difese di donne vittime di tali soprusi, ma anche all’avviare incessanti opere di sensibilizzazione su tale tematica sotto un profilo etico, giuridico e legale. Tale opera di divulgazione conoscitiva si è svolta e si svolge tuttora con una costante presenza presso i media nazionali, gli enti pubblici e privati, nonché un servizio di consulenza online rivolto a donne e uomini in tutta Italia.

Opera di sensibilizzazione condensatasi nella pubblicazione di “Separazione e divorzio nella prospettiva dell’uomo violento” (Kimerik, 2020), contributo mancante nella letteratura del diritto di famiglia in cui, a partire da una disamina delle normative vigenti in materia di separazione e divorzio, si mette in rilievo come per una donna vittima di un coniuge o compagno violento, la separazione, già di per sé un evento traumatico, sia un vero e proprio atto di coraggio.

Organizzato in quattro sezioni, il volume approfondisce gli aspetti giuridici e sociali della separazione; il divorzio e la convivenza nella normativa italiana; aspetti previdenziali, TFR e altre questioni; la violenza di genere e la separazione dall’uomo violento.

Panniello non si limita, in questa sede, a illustrare i provvedimenti previsti dalla legge italiana per tutelare le donne vittime di un uomo violento: offre anche spunti di riflessione sulle generalizzazioni che spesso adoperiamo per interpretare un comportamento violento.

Pensare che il violento sia una sorta di “mostro” facilmente identificabile e non una persona “normale”, ad esempio, è uno degli errori di valutazione più diffusi.

Affinché una vittima di violenza sia sostenuta in maniera efficace, non bastano però solo gli strumenti legali, per quanto importanti: è indispensabile che siano infatti abbattuti i pregiudizi culturali che possono ostacolare o rallentare la risoluzione del problema. Di tutto questo si parlerà l’8 Giugno alle ore 11.00 presso il Museo Podi Pezzoli a Milano.

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