La tecnologia Hyperloop sulla Salerno- Reggio Calabria, per minimizzare impatti e costi

Attualità & Cronaca

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IL progetto alta velocità appare sempre più  come strumento di redistribuzione di spesa pubblica a prescindere da costi e utilità sociale.

Un disastro per i conti pubblici , per la decarbonizzazione e la lotta ai cambiamenti climatici .

Le linee realizzate alta velocità Torino/Milano/Roma/Napoli considerando anche il costo dei nodi , della linea di alimentazione elettrica , compresi gli elettrodotti dedicati, del materiale rotabile ( ETR 500 e poi ETR 1000() , le compensazioni ambientali ai Comuni , gli interessi intercalari, il costo dei derivati finanziari  si arriva a  100 miliardi di euro.

Conti che non faranno mai,  come mai hanno voluto la Commissione parlamentare di inchiesta sull’alta velocità.

 Una seria analisi relativa al bilancio del carbonio  non fraudolenta deve includere  non solo le emissioni legate alla fase operativa corrente (cioè, un confronto tra le emissioni risparmiate dal minor traffico automobilistico e minori emissioni rilasciate dal trasporto ferroviario), ma deve tenere  conto del rilevantissimo impatto  ambientale da parte delle infrastrutture.

 IL  potenziale di riscaldamento globale è enorme, per le modalità ad alta velocità, a causa dei costi energetici di cemento, metalli e dei macchinari utilizzati per la costruzione e la manutenzione.

 Il confronto sulla fattibilità e l’impatto ambientale deve tener conto dei costi diretti e indiretti. Ignorando o non correttamente contabilizzazione  tali costi indiretti rende ogni valutazione inaffidabile e apre effettivamente la strada a “soluzioni” che sono molto peggiori del problema da risolvere.

 Al  Sud sulla  Salerno/Reggio Calabria , dopo aver consapevolmente ignorato il tracciato meno costoso , lungo la linea costiera ,  non hanno avuto nemmeno il coraggio di fare uno studio di fattibilità sulla innovativa tecnologia  Hyperloop.

 Sarebbe stato un segnale straordinario di innovazione tecnologica a,  quasi zero emissioni con  costi dimezzati rispetto all’alta velocità realizzata e tempi di percorrenza , straordinariamente ridotti . Tempi ridotti di circa l’82% rispetto all’alta velocità attuale.

Hyperloop  consiste in un percorso di tubi a pressione ridotta, un sistema passivo di levitazione magnetica (Maglev), e un motore elettrico lineare usato per spingere capsule autonome ,che trasportano passeggeri e/o merci.

Nella tecnologia  Hyperloop, l’aria  all’interno dei tubi viene rimossa, riducendo molto  la resistenza aerodinamica, e dunque la resistenza dell’aria.

Il sistema passivo di levitazione magnetica fa levitare la capsula fuori dalla guida, riducendo  l’attrito.

I treni Maglev funzionano grazie al principio della repulsione magnetica tra carrozze e binari.

 La parola Maglev è in realtà la combinazione delle parole “magnetico” e “levitazione”.

La levitazione magnetica, viene raggiunta attraverso l’uso di un sistema di sospensione elettrodinamico. I binari, o guide, contengono due serie di bobine metalliche collegate trasversalmente e avvolte in un modello a “otto” per formare degli elettromagneti.

Sul treno si trovano elettromagneti superconduttori chiamati carrelli.

Quando si ferma, il treno poggia su ruote di gomma. Per iniziare a muoversi, il treno avanza lentamente su queste ruote, consentendo ai magneti sotto il treno di interagire con quelli dei binari. Una volta che il treno raggiunge i 150 chilometri all’ora , la forza magnetica è abbastanza forte da sollevare il treno di 100 millimetri  da terra, eliminando l’attrito per consentire di raggiungere velocità sempre più elevate.

Questa bassa resistenza dell’aria e la mancanza di attrito rendono possibile ai veicoli di raggiungere velocità molto elevate. Poiché si consuma pochissima energia a causa della resistenza dell’aria, e la resistenza magnetica si riduce all’aumentare della velocità, gran parte dell’energia impartita ai veicoli in accelerazione può essere recuperata elettricamente quando i veicoli rallentano.

 Inoltre, a causa della mancanza di attrito, i veicoli saranno in grado di accelerare su tratti rettilinei di guida a velocità molto elevate (oltre 1000 km/h) ), superando anche quelle dei jet di linea commerciali.

Nessuna tecnologia a guida fissa è più ecologica e decarbonizzate come Hyperloop.

Una tecnologia totalmente sigillata , con alimentazione elettrica, quindi a zero impatto acustico e a zero emissioni. Utilizza infatti pannelli solari e si stima una produzione di energia elettrica superiore al fabbisogno.

La tecnologia Hyperloop sia passeggeri ,che merci può essere impiegata nel sottosuolo o fuori terra e la scelta del corridoio dipende dalle caratteristiche geologiche del territorio.

 Questa tecnologia genera benefici sui costi operativi, sulla sicurezza , sul tempo di viaggio, sul bilancio del carbonio.

Viene chiamata la “ quinta modalità” di trasporto.

 Un sistema Hyperloop ad alta velocità con costi di investimento e operativi inferiori a quelli dell’alta velocità .Hyperloop utilizza capsule al posto dei  treni. L’uso di capsule individuali permette di fornire un servizio diretto tra le stazioni, senza alcuna fermata intermedia quindi  direttamente tra le grandi città .

Esistono progetti Hyperloop nel Mondo, in Europa e in Italia.

 In USA  Hyperloop propone 12 tratte: esempio  la Reno a Vegas in Nevada di oltre 700 km o la Massachusetts road di oltre 150 km .

 In Europa sono nove i progetti  proposti  alla commissione di Hyperloop One: l’Olanda ha ipotizzato una rete di 428 km in 41 minuti, la Germania 1991 chilometri in 142 minuti. Tre progetti in  Scozia e Galles.

 La tecnologia Hyperloop  in Italia con un impegno diretto da parte di Bibop Gresta, fondatore dell’americana Hyperloop Transportation Technology (HTT) al lavoro su 6 progetti, in tre regioni del Nord e tre del Sud Italia.

La Milano Roma, 2 ore e 59 minuti ( non stop)  530 km si ridurrebbe a soli 30 minuti con Hyperloop. La Malpensa- Milano Cadorna  43 km solamente in  10 minuti.

La tecnologia Hyperloop  sarebbe in termini di ingombro impegna una fascia di territorio , di 12 metri (2 Tubi Hyperloop più il  corridoio centrale per la sicurezza e la manutenzione ) e  si aggiungendo ulteriori 2 metri esterni si ottengono  i 12 metri di larghezza dell’infrastruttura .

 Ingombro meno della metà di quello dell’alta velocità !

IL coraggio della innovazione tecnologica l’ha avuto Zaia, presidente del Veneto!

Affidato al consorzio  Webuild-Leonardo lo studio di fattibilità con tecnologia Hyperloop tra interporto di Padova e Porto di Venezia .

Al sud invece si  distruggono ettari di terreno fertilissimo come nella Valle del Sele , si cacciano 120 famiglie demolendo le loro case a Eboli  e pagando terreni e residenze a prezzi stracciati ,  per allocare una tecnologia vecchia , a elevatissimo impatto ambientale e costi stratosferici.

Costo medio  di un km del primo lotto av , Battipaglia / Romagnano ,  circa 67,6  milioni di euro !

 

 

 

 

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