Con il piccante è più facile peccare?

Cento domande sulla sessualità

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Cento domande sulla sessualità rubrica ideata e curata dal dott Umberto Palazzo e dalla giornalista Daniela Piesco 

Rucola e Peperoncino portano Eros in tavola

La rucola chiamata ruca dai Romani per derivazione dal verbo urere (bruciare) era ritenuta utile per i filtri d’amore e la cura dell’impotenza e il suo potere afrodisiaco era celebrato da Ovidio nel suo «Ars Amatoria» con la definizione di « erba lussuriosa». Nel Medioevo venne vietata nei monasteri, dato che con il consumo di distillati a base di rucola, molti monaci avevano abbandonato la castità.

Il peperoncino arrivato nel 1514 in Europa dal Messico, era già noto fin dai tempi precolombiani e secondo un mito tolteco il dio Tezcatlipoca apparve per la prima volta alla futura sposa nelle sembianze di un venditore di peperoncini. Nel nostro meridione fu adottato quasi immediatamente come spezia per insaporire le vivande mentre per il suo sapore eccitante fu chiamato diavoletto. Per il Vate Gabriele D’Annunzio divenne l’aroma preferito da lui definito diavoletto folle, forse anche a sostegno del suo motto: nulla dies sine ictu ( nemmeno un giorno senza coito). Il peperoncino oggi è apprezzato particolarmente in tutto il Sud come diavulillu nel Molise e nella vicina Campania, tiavulicchiu in Puglia, diavulicchiu in Basilicata, e in Calabria come pipariellti, pipazzu, o più recentemente come il «viagra calabrese»

Il commento giornalistico

Una “droga” rossa e piccante, capace di esaltare il gusto e accendere il desiderio. In cucina dà vigore ai sapori e non conosce limiti. E come a tavola anche a letto non ha rivali. Il peperoncino è l’ingrediente incontrastato nelle ricette della cucina nazionale e internazionale: con il suo sapore pungente porta una ventata di vigore, energia e benessere fisico.

Che cibo e sesso siano strettamente legati non è una novità. In particolare se parliamo di peperoncino. la spezia “piccantissima” è conosciuta, oltre per il suo carattere deciso a tavola, anche per le sue proprietà afrodisiache. Questo è dovuto alla presenza della “capsaicina” – principale responsabile della piccantezza – che attiva i recettori del caldo presenti sulla lingua. Questa spezia, oltre a donare ai nostri piatti la gioia del colore e il piacere dei profumi intensi e ad essere un ottimo alleato sotto le coperte, è anche un’ottima erba curativa: migliora la circolazione, è un’eccellente cardio protettivo ed ha proprietà di vasodilatatore anticolesterolo. Tutti effetti che, pensandoci bene, hanno ripercussioni positive sul in cui mangiamo e sulle nostre performance sessuali.

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