Addio Sinead O’Connor, migliaia di fan ai funerali

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La cerimonia nella cittadina di Bray, a sud di Dublino dove la cantante, ritrovata senza vita nella sua abitazione il 26 luglio scorso, viveva. A fare da colonna sonora ‘Natural Mystic’ di Bob Marley and The Wailers, ad alto volume, brano di apertura del famoso album ‘Exodus’ del 1977

AGI – Nel giorno dei funerali, celebrati nella cittadina di Bray, a sud di Dublino, ultimo saluto commosso di migliaia di fan a Sinead O’Connor, 56 anni, ritrovata senza vita nella sua abitazione londinese lo scorso 26 luglio. “Lo sfogo di dolore e apprezzamento per la vita e il lavoro di Sinead O’Connor dimostra il profondo impatto che ha avuto sul popolo irlandese”, ha dichiarato il presidente Michael D Higgins, tra i presenti al funerale.

“Il contributo unico di Sinead ha comportato l’esperienza di una grande vulnerabilità combinata con un superbo, eccezionale livello di creatività che ha scelto di offrire attraverso la sua voce, la sua musica e le sue canzoni”, ha aggiunto il capo di Stato irlandese, elogiando il suo contributo “fenomenale” in termini musicali, arrivato da una persona attraversata da “un dolore incredibile, forse troppo da sopportare”.

Arrivati anche dalla Francia, i fan della tormentata cantante irlandese sono confluiti alle prime ore del giorno verso Bray – contea di Wicklow, dove aveva vissuto per 15 anni – formando un lungo corteo funebre che ha sfilato per le strade e si è fermato davanti alla sua ex casa. A fare da colonna sonora ‘Natural Mystic’ di Bob Marley and The Wailers, ad alto volume, brano di apertura del famoso album ‘Exodus’ del 1977 della superstar del reggae, uno degli eroi più amati da Sinead.

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© AFP

Alternando momenti di silenzio e forte commozione, i partecipanti hanno improvvisato una loro interpretazione del maggiore successo della cantante, Nothing Compares 2 U – risalente al 1990, scritta da Prince – il titolo che l’ha portata alla fama mondiale. Tra i partecipanti, dietro al corteo a bordo di un taxi, è stato visto il cantante rock irlandese Sir Bob Geldof, amico di lunga data di Sinead, della quale ha detto che “ha vissuto momenti di estrema tristezza solo un paio di settimane fa, quando ci siamo parlati”.

Di colei che ha definito “la mia grande amica”, Geldof ha evidenziato che “alcuni dei suoi testi erano carichi di disperazione e alcuni erano estaticamente felici. Lei era cosi'”. Un fragoroso applauso si è poi fatto sentire quando il corteo si è fermato proprio davanti alla sua abitazione in terra irlandese, che sull’angolo destro è dipinta con i colori della bandiera rasta, rosso, giallo e verde.

Davanti al villino bianco della defunta artista per giorni si sono ammassati bouquet e un grande cuscino di fiori dai colori della bandiera irlandese. Il momento pubblico della cerimonia di addio si è concluso dopo che il corteo ha superato il lungomare di Bray, dove si affaccia l’abitazione, per lasciare posto alla parte privata dei funerali.

“Dotata di una voce che ha commosso una generazione di giovani, poteva far piangere gli ascoltatori con la sua risonanza ultraterrena”, ha detto Shaykh Dr Umar Al-Qadri, studioso islamico e capo imam presso il Centro islamico d’Irlanda che ha pronunciato l’elogio funebre. “Basta ascoltare la sua versione a cappella di Danny Boy o la melodia tradizionale irlandese di Molly Malone per sapere qual era il suo dono.

La voce di Sinéad portava con se’ un sottofondo di speranza, di ritrovare la strada di casa”, ha proseguito l’imam. “Proprio come Sinéad O’Connor ha riunito anime diverse attraverso la sua arte, cosi’ ha orchestrato una sinfonia di unita’ durante il suo viaggio finale”, ha concluso. Domenica, una gigantesca scritta “Eire Loves Sinéad” (L’Irlanda ama Sinéad), è apparsa in lettere bianche alte nove metri su una collina vicino a Bray.

Oltre alla sua musica, la cantante era nota per la sua lotta contro gli abusi sessuali nella Chiesa cattolica. Irriverente, aveva strappato nel 1992 un’immagine di Papa Giovanni Paolo II in televisione negli Stati Uniti, facendo scalpore. Sinéad, che affermava di essere stata abusata dalla madre, causò ulteriore scandalo nel 1999 quando una chiesa irlandese dissidente la ordino’ “sacerdotessa”.

Nel 2022, suo figlio di 17 anni, Shane, si era tolto la vita e lei venne ricoverata in ospedale dopo aver scritto sui social di aver pensato al suicidio. All’inizio di luglio, in un video postato su Twitter parlava ancora del suo dolore dopo il suicidio del figlio. Tuttavia, secondo i suoi agenti, stava finendo un nuovo album, aveva un tour programmato e intendeva portare sullo schermo l’autobiografia “Rememberings”, pubblicata nel 2021. Le cause della sua morte non sono state rese note, ma finora secondo la polizia “non è considerata sospetta”.

© AFP – Il feretro di Sinéad O’Connor

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