IL ” numero di Dio”

Scienza & Tecnologia

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Richard Feynman lo definiva “ numero magico” o “ numero di Dio”.

Ogni fisico dovrebbe averlo sotto mano, aggiungeva.

Si tratta della costante di struttura fine indicata con la lettera greca alfa , α.

Senza questo numero il pianeta come lo conosciamo non potrebbe esistere , nessuno sa da dove proviene e infine non esiste una teoria che possa spiegarlo.

 IL valore di questa costante è stato misurato da un gruppo di fisici francesi e poi pubblicato su Nature .La costante di struttura fine è una delle costanti naturali più importanti dell’Universo.

IL valore di questa costante,  approssimato è uno su 137 ma precisamente è  137,03599920611 con un errore appunto di 81 parti su mille miliardi.

Questa costante è definibile come “ forza dell’interazione elettromagnetica tra la luce e le particelle cariche elementari, come l’elettrone e il muone”.

 Rappresenta il riscontro più grande del Modello Standard , che come noto propone la migliore descrizione fino a oggi del mondo a livello microscopico.

Una Teoria questa del Modello Standard ,che presenta dei limiti : non ha dimostrato l’esistenza dei gravitoni che spiegano  la forza di gravità, ma soprattutto non è in grado di spiegare  l’esistenza della materia oscura e dell’energia oscura che compongono il 90% dell’Universo.

E ancora l’asimmetria tra materia e antimateria, la massa del neutrino che questa teoria vorrebbe nulla e che invece è stato dimostrato che non lo è .

Infine l’anomalia della massa del bosone W ( fece guadagnare a Rubbia il Nobel)  e un muone che risulterebbe leggermente più magnetico delle attese.

Secondo alcune teorie che guardano oltre il Modello Standard, il Bosone di Higgs non sarebbe una particella elementare ma a una particella a sua volta composta da altre particelle, per ora mai osservate, chiamate techniquar

Che significato profondo ha questo numero? I fisici sono ossessionati da questo numero senza dimensioni, semplicemente un numero adimensionale.

 È in gioco con questo numero il mondo reale!

Uno dei padri della meccanica quantistica Wolfang Pauli fino alla fine dei suoi giorni rincorse l’enigma di questo numero.

Se la costante di struttura fine avesse un valore diverso, l’Universo apparirebbe completamente diverso: gli atomi avrebbero dimensioni diverse, tutta la chimica funzionerebbe in modo diverso, e anche la fusione nucleare nelle stelle sarebbe completamente diversa.

È molto discussa la questione se questa costante sia effettivamente costante o se possa essere stato diverso il suo valore nei miliardi di anni della nascita dell’Universo.

Nella teoria delle stringhe , per esempio non è costante la costante alfa.

 

 

 

 

 

 

 

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