È ripreso il dialogo tra maggioranza e opposizione sull’Autonomia

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Il ministro per gli Affari regionali, Roberto Calderoli: “C’è soddisfazione perché una decina di emendamenti sono stati votati all’unanimità. Mi sembra che il confronto con l’opposizione sia serio e che sia calato lo scontro”

AGI – Si è rasserenato il clima in commissione Affari costituzionali del Senato, impegnata nell’esame degli emendamenti al disegno di legge sull’autonomia differenziata. Nella seduta del 7 settembre sono state votate una cinquantina di modifiche al testo, e tra maggioranza e opposizione, dopo gli scontri dei giorni scorsi, si registra un dialogo costruttivo.

Il ministro per gli Affari regionali, Roberto Calderoli, alla fine dei lavori, ha commentato positivamente con i cronisti l’esito della riunione: “C’è soddisfazione perché una decina di emendamenti sono stati votati all’unanimità. Mi sembra che il confronto con l’opposizione sia serio e che sia calato lo scontro che precedentemente era basato più su dei contenuti che non c’erano che sull’effettività del testo”.

Soddisfatto è anche il presidente della commissione, Alberto Balboni (FdI). “È così che si deve lavorare in Parlamento. Alcune osservazioni dell’opposizione sono state accolte perche’ erano fondate e ad altre si e’ data una giustificazione. Si stanno affrontando i problemi e finora direi che abbiamo fatto un buon lavoro”, spiega. Per Balboni “c’è una ricerca – sia della maggioranza, sia dell’opposizione, sia del governo – di arrivare alle massime convergenze possibili, perché tutti siamo consapevoli che stiamo affrontando una materia di grande delicatezza e importanza”, aggiunge.

Andrea Giorgis, senatore del Partito democratico, sottolinea “i piccoli segnali di resipiscenza da parte della maggioranza“. Tra gli emendamenti approvati, c’è anche quello presentato dai dem che prevede che il processo di devoluzione possa essere revocato dallo Stato quando si dimostri essere dannoso per l’interesse generale e per l’esercizio dei diritti fondamentali dei cittadini.

“Ora vedremo – prosegue Giorgis – se il governo ascolterà le fondate preoccupazioni che abbiamo avanzato e se sarà possibile scongiurare il pericolo di un provvedimento che rischia di spaccare e dividere il Paese, a danno di tutto il Paese e non solo della sua parte oggi più fragile. Noi faremo di tutto”, conclude.

La commissione tornerà a riunirsi martedì prossimo, ed entro la giornata si dovrebbe concludere l’esame degli emendamenti all’articolo 1. Resta ancora senza data l’audizione del professor Sabino Cassese, presidente del comitato sui Lep. “Ho pregato il ministro di attivarsi per cercare di anticiparla rispetto al 15 o addirittura al 20 settembre – riprende infine Balboni – Il mio impegno come presidente è di finire gli emendamenti all’articolo 1 e di prendere poi una pausa di riflessione su come procedere nei nostri lavori”.

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