Una tempesta devasta la Libia, “più di 2.000 morti e 5.000 dispersi”

Mondo

Di

La situazione a Derna, in Cirenaica, è “catastrofica”: due dighe sono crollate liberando 33 milioni di metri cubi d’acqua. Precipitazioni “mai viste” negli ultimi 40 anni a causa del passaggio del ciclone Daniel. Tajani: non risultano italiani coinvolti

AGI – Almeno 2.080 persone hanno perso la vita e oltre 5.000 potrebbero essere disperse a causa del ciclone Daniel, che ha colpito ieri il nord-est della Libia. Lo ha dichiarato il capo del governo parallelo dell’Est, Osama Hammad, descrivendo come “catastrofica” la situazione nella città di Derna, la più colpita dalle piogge torrenziali che hanno spazzato via intere aree residenziali.

“Migliaia di persone sono disperse, interi quartieri sono scomparsi insieme ai loro residenti spazzati via dal mare”, ha detto Hammad. Le precipitazioni hanno superato i 400 millilitri all’ora, una cifra mai registrata negli ultimi quattro decenni secondo il Centro meteorologico nazionale.

Ali al-Gatrani, vice primo ministro del governo parallelo, ha chiesto alla comunità internazionale di intervenire “con urgenza” a Derna, bloccata via terra, priva di elettricità e comunicazioni e dichiarata “zona disastrata”.

Crollate due dighe a Derna

A Derna sono crollate due dighe liberando 33 miloni di metri cubi d’acqua, scrive il Libya Observer. Il consigliere comunale di Derna Ahmed Amdur ha chiesto un intervento internazionale “urgente” per “salvare la citta'”.

Il crollo delle aree residenziali e il crollo di edifici e infrastrutture pubbliche e private ha provocato la chiusura delle vie di comunicazione terrestri, e Amdur ha chiesto l’apertura di un corridoio marittimo per assistere i residenti.

Il Primo Ministro del Governo di Unità Nazionale (GNU) di Tripoli, Abdulhamid Dbeibah, ha promesso che lo Stato risarcirà tutte le persone colpite dalle inondazioni e ha decretato tre giorni di lutto per le vittime. Allo stesso tempo, ha annunciato l’invio a Derna di 50 ambulanze e di un team di 75 medici e infermieri, nonché di un convoglio per rafforzare gli ospedali rurali.

Il capo della General Services Company di Tripoli, Mohamed Ismail, ha dichiarato che sono stati inviati 53 camion e 10 macchine pesanti per sostenere gli sforzi di soccorso. La Missione delle Nazioni Unite in Libia (Unsmil) ha dichiarato in un comunicato di stare monitorando da vicino la situazione di emergenza e di essere “pronta a fornire supporto alle persone colpite”.

Chiuse scuole, negozi e campi petroliferi

La Banca centrale libica ha annunciato la creazione di un comitato di crisi per coprire le esigenze di liquidità del governo orientale, delle banche commerciali e dei cittadini delle aree colpite. Da parte sua, l’esecutivo parallelo, sostenuto dal parlamento e con sede a Bengasi, ha chiuso tutte le istituzioni pubbliche e le scuole – ad eccezione delle forze di sicurezza, del personale medico e dei professionisti essenziali – nella regione della Cirenaica che la sua amministrazione controlla.

Entrambe le autorità hanno adottato misure precauzionali come la chiusura di scuole e negozi, l’imposizione di un coprifuoco per impedire ai cittadini di lasciare le loro case e la chiusura dei principali campi petroliferi.

Nessun italiano risulta coinvolto

Dopo aver colpito la Grecia e la Turchia nei giorni scorsi, il ciclone Daniel è stato declassato a tempesta subtropicale il 9 settembre e si prevede che da lunedì si indebolisca nel Paese maghrebino mentre si dirige verso il vicino Egitto, secondo un rapporto del Centro meteorologico regionale arabo.

“Il governo italiano segue con attenzione le conseguenze delle alluvioni in Libia. Siamo in contatto con le autorità libiche per valutare il tipo di aiuti da inviare subito al popolo libico. Al momento, non ci risultano italiani coinvolti”. Lo ha scritto su Twitter il ministro degli Esteri, Antonio Tajani.

foto © via WxnB/ X – L’inondazione di Derna

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

CAPTCHA ImageChange Image

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Traduci
Facebook
Twitter
Instagram
YouTube