Il cammino del centrodestra senza Berlusconi

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Fratelli d’Italia rimanda per omaggio a Napolitano la kermesse per le celebrazioni della prima candelina. Forza Italia non conferma all’evento di Paestum, anche per celebrare il primo governo di coalizione senza il Cav

AGI – La premier Giorgia Meloni si appresta a spegnere la prima ‘candelina’ a Palazzo Chigi e oggi FdI e il centrodestra segnano sul calendario la ricorrenza della vittoria elettorale con il 44% dei voti. Un’occasione per i primi bilanci di quel “il cambio di rotta” messo al centro del programma, nel segno del dovere di compattezza della maggioranza, con uno sguardo nel presente già fisso alla partita della legge di bilancio che dopo l’approdo della Nadef in Cdm il 28, entrerà nel vivo.

Certo, il rispetto dovuto all’apertura della Camera ardente per l’ultimo saluto di Paese e istituzioni a Giorgio Napolitano, ha imposto un netto cambio di programma rispetto alla kermesse prevista da Fratelli d’Italia, in collegamento da Roma con le piazze italiane per illustrare i risultati dell’esecutivo. Appuntamento che slitta di qualche giorno.

Resta in programma per Forza Italia il 29 settembre l’evento a Paestum per celebrare il successo nelle urne del 25 settembre 2022, con una connotazione in più, quella di ‘ripartire’ da Berlusconi e guardare al futuro. Nel caso degli ‘azzurri’ – sarà, tra gli altri, presente il presidente del Ppe Weber – l’occasione punterà a rilanciare il partito come forza di governo e a esaltare la figura del Cavaliere, fondatore dell’alleanza di centrodestra e morto il 12 giugno scorso.

primo anno governo centrodestra senza berlusconi
Manfred Weber

E sulla compattezza della maggioranza e dell’esecutivo scommette anche Salvini che guarda a un orizzonte più lungo della legislatura, “governeremo per altri dieci anni”, ha ripetuto in più occasioni. Le iniziative dei partiti del centrodestra dei prossimi giorni serviranno anche per fare un bilancio di quanto accaduto in questo anno del dopo Draghi.

Il passaggio più delicato è stato alla prima curva, lo scontro sulla composizione del governo, il tema del ministero della Giustizia, La Russa eletto presidente del Senato senza i voti di Forza Italia, il foglietto ‘galeotto’ sul banco di Berlusconi con un giudizio ‘tranchant’ verso la premier in pectore Meloni. Poi il rapporto tra Fdi e FI si è stabilizzato dopo la ‘correzione’ impressa dallo stesso Cavaliere con le nuove nomine decise nel partito.

Ci sono stati momenti di attrito pure tra Lega e Fdi ma, tra alti e bassi, la coalizione ha gestito e portato avanti i dossier sul tavolo. Non sono comunque mancate le occasioni di frizione in questi dodici mesi. Gli ultimi sul tema della tassa sugli extraprofitti sulle banche, con FI che ha contestato il metodo adottato dal presidente del Consiglio e chiesto dei cambiamenti, e sul fronte dell’immigrazione con la Lega che non ha nascosto le perplessità sulla linea diplomatica portata avanti dall’esecutivo. Ma tra vari ‘stop and go’ il centrodestra punta a realizzare il programma presentato agli elettori in campagna elettorale.

primo anno governo centrodestra senza berlusconi
© Luigi Conte/ AGI

Giorgia Meloni agli Stati Generali della Natalità

“Da quando il governo è in carica è salita la borsa del 38 per cento. E lo spread Btp/Bund è di circa 60 punti inferiore a quanto era prima”, hanno sottolineato mercoledì scorso i due capigruppo di Fdi, Foti e Malan. Ma il 2023 sarà ricordato nel centrodestra soprattutto per la scomparsa di Berlusconi. “Un combattente” per Giorgia Meloni, “un grande uomo” per Salvini. Ora in agenda, oltre alla manovra, c’è in vista, tra l’altro, il pacchetto delle riforme costituzionali, l’iter dell’autonomia, la delega fiscale, la riforma della giustizia, mentre il ritorno delle province è stato di fatto rimandato all’anno prossimo.

La maggioranza di governo guarda ai prossimi appuntamenti elettorali, con le comunali e le Europee (per la primavera prossima ci potrebbe anche essere un election day). Il presidente del Consiglio Meloni in diverse occasioni ha invitato i partiti della maggioranza a mettersi d’accordo sulle mosse da compiere, per evitare fughe in avanti anche dal punto di vista comunicativo. L’obiettivo – ha ricordato – è far crescere tutti i partiti.

 

foto Matteo Salvini, Silvio Berlusconi e Giorgia Meloni

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