Sfide Concettuali nella Sociatria: Alla Ricerca di Approcci Scientificamente Fondati

Arte, Cultura & Società

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La Sociatria si confronta con una miriade di visioni complesse e apparati concettuali magniloquenti. Questo articolo esplora la necessità di semplificare e applicare il metodo scientifico per sviluppare una comprensione più chiara delle società

La Sociatria, la disciplina che si propone di analizzare e comprendere i modi per curare la società, nelle sue branche che considerano quest’ultima come un organismo vivente, si trova oggi ad affrontare una sfida concettuale complessa. In questa prospettiva, diverse visioni si contendono il primato, spesso utilizzando modelli di analisi, comprensione e interpretazione che possono apparire astrusi già nel loro nome. Ma la complessità non si ferma qui. Queste visioni aspirano ad essere applicate in condizioni al contorno limitate o addirittura assenti, concependo la società come sistemi aperti in equilibrio per serie discrete di stati stazionari.

Per sostenere queste visioni, si fa spesso ricorso a linguaggio magniloquente e a risultati vantati, ma la loro notevolezza è in gran parte priva di evidenza concreta. L’apparenza di superbi apparati concettuali rischia di introdurre una sovrastruttura poco chiara, mettendo a rischio la stessa esistenza della Sociatria come disciplina coerente.

Questa situazione sembra condurre inevitabilmente a un fiume inarrestabile di parole, mettendo in dubbio la possibilità della mente umana di sostenere uno sforzo concettuale così audace. Una possibile alternativa, suggerita con una certa dose di realismo, potrebbe essere l’impiego dell’intelligenza artificiale. Tuttavia, anche questa opzione comporterebbe il rischio di trasformare la Sociatria in un semplice modello, perdendo la sua essenza di sistema aperto.

Pertanto, per evitare di inseguire l’utopia, potrebbe essere più ragionevole considerare una semplificazione dei concetti, utilizzando modelli di riferimento basati sulla constatazione che le società umane tendono a ripetersi almeno nelle loro strutture fondamentali. Questo approccio sarebbe allineato con il metodo scientifico, che richiede la semplificazione delle ipotesi per ottenere risultati concreti.

In contrasto, le visioni organiciste che si perdono in pretese gnostiche sembrano rimanere irreali e inconcludenti. La strada da percorrere per la Sociatria potrebbe quindi essere quella di adottare una prospettiva più scientifica, riducendo la complessità e cercando modelli più accessibili per comprendere le dinamiche sociali.

Bibliografia:

1. Durkheim, Emile. “Il suicidio: Studio di sociologia.” 1897.

2. Parsons, Talcott. “La struttura dell’azione sociale.” 1937.

3. Fromm, Erich. “L’arte di amare.” 1956.

4. Luhmann, Niklas. “Sistemi sociali.” 1984.

5. Giddens, Anthony. “Le conseguenze della modernità.” 1990.

6. Berger, Peter L., e Thomas Luckmann. “La realtà come costruzione sociale.” 1966.

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