Tasse, cambia il calendario delle scadenze fiscali

Economia & Finanza

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Novità dal prossimo anno. La dichiarazione precompilata diventa più semplice

AGI – Cambia dal prossimo anno il calendario delle scadenze fiscali mentre la dichiarazione precompilata diventa più semplice. Il governo ha approvato in Consiglio dei ministri due nuovi decreti legislativi in attuazione della riforma fiscale, che si sommano ai due che intervengono sulla riforma dell’Irpef e la fiscalità internazionale varati la scorsa settimana a complemento della legge di bilancio.

Il governo “procede spedito nell’attuazione della delega per la riforma fiscale”, spiegano fonti di Palazzo Chigi, secondo cui i due decreti approvati oggi “vanno nella direzione di rivoluzionare il rapporto fra fisco e contribuente” e “semplificare il calendario delle scadenze fiscali”. Le stesse fonti rivendicano: con la modifica dello Statuto del contribuente è stato conseguito “un obiettivo su cui il centrodestra e’ impegnato da anni”.

Uno dei due testi approvati prevede “l’anticipo dal 30 novembre al 30 settembre del termine per la presentazione delle dichiarazioni in materia di imposte sui redditi e di Irap“. Per i soggetti invece Ires il termine viene “anticipato dall’ultimo giorno dell’undicesimo mese successivo a quello di chiusura del periodo d’imposta all’ultimo giorno del nono mese successivo a quello di chiusura del periodo d’imposta”.

La modifica, specifica il testo, consente di “anticipare il controllo delle dichiarazioni e, conseguentemente, l’erogazione degli eventuali rimborsi da esso scaturenti. La disposizione, inoltre, consente di anticipare i tempi per la precompilazione delle dichiarazioni. La norma, infine, consente di anticipare l’approvazione degli indici sintetici di affidabilità fiscale e, di conseguenza, la pubblicazione delle relative procedure software”.

Dal 2025 invece le dichiarazioni in materia di imposte sui redditi e di IRAP potranno essere presentate “a partire dal 1° aprile, fermo restando il termine del 30 aprile per la disponibilità della dichiarazione dei redditi precompilata”. Dal 2024, in via sperimentale, l’Agenzia delle entrate renderà disponibile la dichiarazione dei redditi precompilata non solo per lavoratori dipendenti e pensionati, ma anche per i titolari di redditi diversi e per i titolari di partita Iva.

Verranno definiti meglio anche i contorni dell’autotutela: in caso di errore evidente da parte dell’amministrazione finanziaria la stessa, di propria iniziativa o su istanza del contribuente, può provvede a ritirare l’atto più velocemente rispetto a prima.

“Sono due provvedimenti importanti. Nel primo facciamo chiarimenti sullo Statuto del contribuente, abbiamo semplificato i rapporti, introdotto meccanismi di autotutela. Nel secondo provvedimento abbiamo semplificato gli adempimenti dei contribuenti: termini dei versamenti, dichiarazioni e introdotto un periodo, agosto e dicembre, in cui le persone saranno lasciate tranquille senza adempimenti da osservare”, commenta il viceministro dell’Economia Maurizio Leo.

Le nuove norme sul fisco puntano a bilanciare “la protezione dell’interesse erariale e la percezione del tributo” con la tutela “dei diritti fondamentali del contribuente, nel rispetto del principio di proporzionalità”. Per questo, l’azione amministrativa dovrà essere “necessaria per l’attuazione del tributo, non eccedente rispetto ai fini perseguiti e non limitare i diritti dei contribuenti oltre quanto strettamente necessario al raggiungimento del proprio obiettivo”.

Il decreto specifica che il principio di proporzionalità “si applica anche alle misure di contrasto dell’elusione e dell’evasione fiscale e alle sanzioni tributarie”. Nel soldo di questa impostazione saranno sospese sia le comunicazioni sia gli inviti da parte dell’Agenzia delle entrate ad agosto e dicembre.

Arriva inoltre il Garante nazionale del contribuente, verrà scelto e nominato dal Ministro dell’Economia e delle Finanze con un mandato di quattro anni, rinnovabile una sola volta. La nuova figura potra’ essere scelta tra: magistrati, professori universitari di materie giuridiche ed economiche, notai; avvocati, dottori commercialisti e ragionieri.

foto © Flavia Scalambretti / AGF  – Tasse (Agf)

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