Un giovane volontario di guerra che pagò con la vita la sua scelta di antifascismo

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 Pedro Ferreira: un giovane volontario di guerra che pagò con la vita la sua scelta di antifascismo. Il coraggioso partigiano genovese, prima soldato e poi comandante della VII divisione alpina GL, venne fucilato dai fascisti a Torino nel gennaio 1945.

Pietro Ferreira, meglio noto come Pedro, nasce a Genova il 3 agosto 1921, in una famiglia di marinai. Segue gli studi prima al collegio Don Bosco, poi all’Istituto Galilei di Genova. Allo scoppio della guerra, nel 1940, presenta domanda di arruolamento volontario e viene assegnato alla Scuola ufficiali di Moncalieri. Passato poi all’Accademia militare di Modena, grazie all’aiuto economico di una zia, ne uscì con il grado di tenente e partecipò alla guerra in Croazia.

Al momento dell’armistizio dell’8 settembre 1943, Ferreira si trova a Spalato, dove riesce a sfuggire ai tedeschi e a rimpatriare. Si unisce quindi ai partigiani in Friuli, prima di fare ritorno a Genova ed entrare nelle file di Giustizia e Libertà.

Passato quindi in Piemonte, combatte prima in Valgrana nel cuneense e poi forma un suo gruppo nelle valli di Lanzo. Nel febbraio 1944 si trasferisce nella vicina Valgrande, dove si verificano alcune incomprensioni con i garibaldini. Successivamente assume il comando della VII divisione alpina GL, costituitasi nell’estate 1944 e operante in val d’Aosta.

Catturato dall’Ufficio politico investigativo l’8 agosto durante una missione, viene però scarcerato grazie a uno scambio di prigionieri. Nei mesi successivi si incontra più volte con Raffaele Cadorna e redige un progetto di statuto delle Forze italiane della Resistenza, nella prospettiva di una unificazione politico-militare.

Il secondo arresto, avvenuto a Milano il 31 dicembre 1944 su denuncia di un delatore, gli risulta invece fatale: il 22 gennaio 1945 è condannato a morte per la fucilazione di quattro prigionieri tedeschi in val di Lanzo e per l’aiuto fornito ad alcuni prigionieri inglesi fuggiaschi. La sentenza viene eseguita dalla Gnr il giorno successivo al poligono di tiro del Martinetto insieme ad altri nove partigiani.

La figura di Pedro Ferreira è emblematica della complessità della storia italiana del Novecento. Da volontario di guerra, Ferreira incarna il patriottismo e il senso del dovere tipici della sua generazione. Tuttavia, la sua scelta di aderire al movimento partigiano dimostra anche la sua opposizione al fascismo e al suo regime oppressivo.

Ferreira è una figura importante nella storia della Resistenza italiana. Il suo coraggio e la sua determinazione hanno contribuito a liberare l’Italia dal nazifascismo. La sua storia è un monito a non dimenticare il sacrificio di coloro che hanno combattuto per la democrazia e la libertà in Italia.

Fonti:

Ferreira, Pietro (Pedro) | 9centro (polodel900.it)

Pedro Ferreira (Genova, 1921 – Torino, 1945) – MuseoTorino

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