Perché il Mezzogiorno d’Italia è diviso?

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In questo articolo si formula una ipotesi poco consueta. In base ad essa, l’asse Napoli-Bari contro l’asse Reggio Calabria-Palermo: la storica opposizione per il predominio sul Mezzogiorno d’Italia

Il Mezzogiorno d’Italia è da sempre una regione caratterizzata da forti disuguaglianze economiche e sociali. Questa situazione ha contribuito a creare una storica opposizione tra due assi geopolitici: Napoli-Bari e Reggio Calabria-Palermo.

L’asse Napoli-Bari è tradizionalmente associato al nord del Mezzogiorno, in particolare alla Campania e alla Puglia. Questa area è caratterizzata da un’economia più sviluppata, con una maggiore presenza di industrie e servizi. Napoli, in particolare, è il capoluogo di regione più popoloso del Mezzogiorno e uno dei principali centri economici e culturali del paese.

L’asse Reggio Calabria-Palermo, invece, è associato al sud del Mezzogiorno, in particolare alla Calabria e alla Sicilia. Questa area è caratterizzata da un’economia più arretrata, con una maggiore presenza di agricoltura e turismo. Reggio Calabria, in particolare, è il capoluogo di regione più meridionale d’Italia e un importante centro portuale.

La rivalità tra i due assi si manifesta in diversi ambiti, tra cui la politica, l’economia e la cultura. In campo politico, i due assi hanno spesso sostenuto schieramenti contrapposti, con Napoli e Bari che hanno tradizionalmente rappresentato la sinistra e Reggio Calabria e Palermo la destra.

In campo economico, l’asse Napoli-Bari ha sempre sostenuto politiche di sviluppo più centralizzate, mentre l’asse Reggio Calabria-Palermo ha invece sostenuto politiche di maggiore autonomia per le regioni del Mezzogiorno.

In campo culturale, i due assi hanno spesso rivaleggiato per il primato in ambito artistico e letterario. Napoli, in particolare, è considerata la capitale culturale del Mezzogiorno, mentre Palermo è sede di importanti musei e monumenti storici.

La rivalità tra i due assi è una costante nella storia del Mezzogiorno d’Italia. Questa rivalità ha contribuito a mantenere la regione divisa e a frenare il suo sviluppo economico e sociale.

Le sfide del futuro

Nel XXI secolo, la sfida per il Mezzogiorno d’Italia è quella di superare le disuguaglianze economiche e sociali che lo caratterizzano. Per farlo, è necessario superare la storica rivalità tra i due assi geopolitici.

Una possibile soluzione potrebbe essere quella di promuovere una maggiore collaborazione tra i due assi. Questa collaborazione potrebbe essere realizzata in diversi ambiti, tra cui la politica, l’economia e la cultura.

In campo politico, i due assi potrebbero convergere su un programma comune di sviluppo per il Mezzogiorno. Questo programma dovrebbe puntare a ridurre le disuguaglianze economiche e sociali e a favorire la crescita economica della regione.

In campo economico, i due assi potrebbero collaborare per promuovere lo sviluppo di nuove imprese e di nuovi investimenti nel Mezzogiorno. Questa collaborazione potrebbe essere realizzata attraverso la creazione di enti e istituzioni comuni.

In campo culturale, i due assi potrebbero collaborare per promuovere la cultura del Mezzogiorno e per renderla più accessibile a tutti. Questa collaborazione potrebbe essere realizzata attraverso la creazione di eventi culturali comuni e la promozione del turismo culturale.

La collaborazione tra i due assi geopolitici è una sfida complessa, ma è una sfida necessaria per il futuro del Mezzogiorno d’Italia.

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