Neonata morta di botte a 45 giorni: arrestati i genitori

Campania

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Sono un uomo di 26 anni e una donna di 19. Il fatto è avvenuto a Santa Maria a Vico

NAPOLI – Sono stati arrestati i genitori della bimba di appena 45 giorni morta lo scorso 2 settembre a Santa Maria a Vico (Caserta). Il padre della piccola avrebbe colpito con violenza la testa della neonata e, nonostante una situazione di grave sofferenza, né lui né sua moglie sarebbero ricorsi alle cure mediche. La bimba sarebbe così morta per insufficienza cardio respiratoria. È il quadro emerso nel corso delle indagini dei carabinieri della stazione di Santa Maria a Vico, diretti dalla procura di Santa Maria Capua Vetere.

L’uomo, un 26enne, e la donna, di 19 anni, sono finiti in carcere, indagati per il reato di concorso in omicidio volontario pluriaggravato, a seguito di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip. Le indagini sono state svolte anche mediante l’analisi dei telefoni cellulari dei coniugi, subito sottoposti a sequestro. Dalla ricostruzione dei fatti è emerso che il colpo sferrato dal padre avrebbe causato un “trauma contusivo-concussivo cranio-facciale, da cui – spiega una nota della procura – sarebbe derivata una duplice frattura ossea e un ematoma subdurale emisferico sinistro, produttivo di encefalopatia da ipertensione endocranica”.

MALTRATTAMENTI CONTINUI E NESSUNA VISITA PEDIATRICA

Le attività investigative hanno consentito di accertare anche continui episodi di maltrattamenti nei confronti della piccola, sul cui corpicino sono state riscontrate contusioni, ecchimosi, escoriazioni e anche ustioni. La bambina, infatti, veniva lavata con acqua bollente, senza che i genitori controllassero preventivamente la temperatura. Ai coniugi è contestata anche una condotta delittuosa in forma omissiva, non avendo mai sottoposto la bambina a controlli o visite mediche dalla nascita e fino alla morte, ma ricorrendo a cure fai da te, utilizzando rimedi inadeguati. È emerso, ad esempio, come applicassero dello strutto per curare un evento traumatico. Il 26enne è stato accompagnato nella casa circondariale di Santa Maria Capua Vetere, mentre la 19enne si trova nella casa circondariale femminile di Pozzuoli, a disposizione dell’autorità giudiziaria.Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it

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