Si è tenuta a Roma, presso il Tempio di Adriano, la cerimonia di premiazione della I edizione del Premio per i migliori vini di Roma e del Lazio “Premio Roma”.
66 aziende partecipanti che hanno presentato oltre 150 prodotti suddivisi nelle seguenti tipologie:
- Vini bianchi tranquilli DOP, DOCG e DOC
- Vini rossi tranquilli DOP, DOCG e DOC
- Vini spumanti DOP, DOCG e DOC
- Vini bianchi tranquilli da vitigni autoctoni del Lazio
- Vini rossi tranquilli da vitigni autoctoni del Lazio
- Vini spumanti da vitigni autoctoni del Lazio
- Vini bianchi tranquilli biologici
- Vini rossi tranquilli biologici
- Vini spumanti biologici
I campioni sono stati sottoposti al giudizio di sette degustatori professionisti che, sulla base di una rigorosa griglia di requisiti organolettici e sensoriali, hanno scelto chi far salire sul podio. Il premio, infatti, si propone di valorizzare i migliori vini di Roma e del Lazio, con particolari caratteristiche di pregio, storicità o particolare innovazione.
Naturalmente non sono mancati i capisaldi della produzione regionale, tra cui hanno spiccato per rappresentatività:
- Frascati Superiore DOCG
- Cesanese del Piglio DOCG
- Roma DOC
- Cesanese di Olevano Romano DOP
- Tuscia DOP
- Atina DOP
- Cori DOP
- Moscato di Terracina DOP
I vini sono stati proposti da 7 aziende di Roma città, 24 della Città metropolitana di Roma Capitale, 12 di Frosinone, 12 di Latina, 10 di Viterbo e 1 di Rieti.
Il Premio è promosso dalla Camera di Commercio
di Roma e realizzato da Agro Camera (Azienda speciale della stessa Camera per la valorizzazione del settore agroalimentare) in sinergia con l’Azienda Speciale Sviluppo e Territorio e il sistema camerale regionale
Il Premio si propone:
- di valorizzare i migliori vini di Roma e del Lazio, con particolari caratteristiche di pregio, storicità o particolare innovazione, nonché le migliori modalità di utilizzazione degli stessi all’interno della filiera regionale;
- di favorire la conoscenza e rafforzarne la presenza nei mercati nazionali ed esteri, premiando i prodotti di qualità che possano al tempo stesso conseguire l’apprezzamento dei consumatori;
- di stimolare i produttori vitivinicoli al miglioramento della qualità del prodotto ed alla sua diversificazione;
- di favorire lo sviluppo dell’imprenditoria giovanile e femminile nei settori di interesse.
Claudio Di Salvo