Panem et circenses italico: è l’ora del tennis

Arte, Cultura & Società

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L’Italia è un paese abituato a distrarre i suoi cittadini con panem et circenses. Quando le cose vanno male, quando la politica è in crisi, quando la società è lacerata, ecco che arriva un evento sportivo a distrarci e a farci dimenticare per un po’ delle nostre preoccupazioni.

È successo in passato, e sta succedendo anche oggi. La vittoria della Coppa Davis da parte dell’Italia è stata un’occasione ghiotta per i media e per i politici, che hanno subito cavalcato l’onda dell’entusiasmo per distogliere l’attenzione dalle tante magagne del nostro paese.

In questi giorni, i telegiornali hanno dedicato ore e ore a parlare della vittoria degli azzurri, e i politici si sono affrettati a congratularsi con i giocatori e a promettere loro premi e riconoscimenti.

La notizia che la visita al Quirinale da parte dei giocatori è stata rinviata a dopo gli Australian Open è la dimostrazione di come la politica italiana sia pronta a sfruttare qualsiasi cosa pur di distogliere l’attenzione dai propri problemi.

I giocatori di tennis, ovviamente, non c’entrano nulla in questa storia. Hanno vinto un torneo importante, e meritano di essere celebrati. Ma è triste vedere come la loro vittoria sia stata utilizzata dai politici per mascherare le proprie incapacità.

In Italia, il panem et circenses è una tradizione consolidata. E, purtroppo, non sembra che questa tradizione sia destinata a cambiare.

Altri esempi di panem et circenses italico

Nel corso della storia italiana, ci sono stati molti altri esempi di panem et circenses. Eccone alcuni:

  • Le Olimpiadi di Roma del 1960, che furono utilizzate dal governo democristiano per dare un’immagine di modernità e progresso al paese, nonostante le profonde contraddizioni della società italiana dell’epoca.
  • I Mondiali di calcio del 1990, che furono utilizzati dal governo socialista per ricucire le divisioni politiche e sociali del paese, dopo la caduta del Muro di Berlino.
  • I successi sportivi di Valentino Rossi, che hanno contribuito a dare all’Italia un’immagine positiva all’estero, in un periodo di crisi economica e politica.

In tutti questi casi, lo sport è stato utilizzato come strumento per distrarre i cittadini dalle loro preoccupazioni e per rafforzare il consenso nei confronti del governo.

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