Angelo Astengo, nato ad Albissola il 20 settembre 1835, si distinse come valoroso volontario di guerra durante periodi cruciali della storia italiana nel XIX secolo. Partecipò con fervore alla Spedizione dei Mille nel 1860, distinguendosi sul campo di Calatafimi e ottenendo la promozione a caporale. Successivamente, dopo la battaglia del Volturno, raggiunse il grado di sottotenente.
Nel 1866, durante la Terza Guerra d’Indipendenza, Astengo guidò un drappello di volontari nella campagna del Trentino. Partendo da Savona e aggregandosi al 6° Reggimento Volontari, dimostrò ancora una volta il suo impegno patriottico. Nonostante le sfide, il suo coraggio fu evidente, riflettendo un profondo senso di dedizione alla causa.
Nel periodo successivo alle gesta militari, Astengo si trasferì a Savona, intraprendendo la carriera di mediatore. Nonostante le difficoltà finanziarie a Genova, fece ritorno a Savona, continuando a lavorare nel commercio. Il suo contributo alla costruzione della nascente nazione italiana fu riconosciuto con medaglie commemorative e una pensione derivante dalla partecipazione ai Mille.
La sua vita personale rifletteva l’equilibrio tra il dovere patriottico e le responsabilità familiari. Angelo Astengo, figlio di Giovanni Battista e Maria Murialdo, si sposò e formò una famiglia. Tuttavia, la sua vita fu tragicamente breve, giungendo al termine il 2 giugno 1879 a Savona.
La figura di Angelo Astengo si distingue come esempio di dedizione alla patria e coraggio in tempi di guerra, contribuendo in modo significativo alla formazione dell’Italia unita. La sua memoria continua a vivere attraverso le testimonianze della sua partecipazione alle storiche battaglie e il suo impegno nella costruzione della nuova nazione italiana.
Fonti:
Angelo Astengo – La nascita di una Nazione (i1000.altervista.org)
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