Il fallimento dell’Unione Europea

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I motivi per cui l’Unione Europea è nata, in questi lunghi anni, sono stati tutti disattesi ed è stato tradito l’intento dei padri fondatori. Il primo motivo ed il più importante era la creazione di un organismo politico capace di confrontarsi alla pari con altri organismi come gli Stati Uniti, la Cina, la Russia ecc, ed avere più peso nelle politiche mondiali; ma a livello di politica estera, in tanti anni, la UE non è mai stata capace di parlare con una voce sola. Spesso i singoli Paesi avevano interessi opposti ed in particolare Germania e Francia hanno sempre perseguito  i propri interessi diventando, di fatto, Stati egemoni nell’Unione.

Ad oggi non c’è una potenza europea perché non sono nati gli Stati Uniti d’Europa, né essa ha una struttura federale, è una strana entità politica difficilmente inquadrabile.  Il secondo obiettivo che la UE avrebbe dovuto realizzare era il miglioramento delle condizioni economiche dei cittadini europei, ma neanche questo punto è stato raggiunto, anzi le condizioni di vita di tutti gli europei sono drammaticamente peggiorate, soprattutto nei Paesi del sud Europa, meno industrializzati e competitivi.  Ci fu detto da Romano Prodi che entrare a far parte della Comunità europea sarebbe stata una grande opportunità per noi ed i nostri figli: avremmo lavorato di meno e guadagnato di più, ma è avvenuto il contrario. Siamo diventati sempre più poveri e ci sono stati chiesti sempre più sacrifici sia dai nostri politici, in particolare dal presidente Napolitano, sia dall’ex presidente del consiglio Mario Monti, ma soprattutto dalla Germania che ha preteso la cosiddetta politica del rigore con la quale sono finite sul lastrico intere famiglie italiane per la perdita del lavoro, senza che lo Stato abbia mosso un dito per aiutarle.  Siamo stati evidentemente ingannati da una politica europea che si è rivelata antisociale:  in pochi anni sono stati annullati cento anni di conquiste di diritti sociali che si erano affermati tra la fine della Prima guerra mondiale e la grande depressione del 1929, quando i governi iniziarono ad impegnarsi per eliminare lo stato di deprivazione in cui viveva un’ ampia parte della popolazione. Nei nuovi diritti sociali va ricordata l’istruzione, la sanità, la previdenza sociale in caso di malattia, la disoccupazione, la gravidanza; importanti furono i servizi socio-assistenziali a portatori di handicap o anziani, il diritto all’abitazione. Tutte queste conquiste che hanno reso civili ed umani i Paesi europei, sono state profondamente ridimensionate senza tenere più conto dei reali bisogni dei cittadini europei, anche il diritto alla salute, alla casa sono stati colpiti, sempre meno prestazioni del servizio sanitario e niente più edilizia popolare. Dalle politiche europee sono state avvantaggiate le banche, i grandi gruppi finanziari e le multinazionali, infatti si è sempre parlato e si parla di tutelare gli interessi del mercato e alcuni privati.   La crescita in Europa in questi anni è stata quasi nulla, qui le politiche neoliberiste sono state catastrofiche più che altrove. Al contrario prima di entrare nella UE l’Italia era uno dei primi sette paesi al mondo per industrializzazione e vi era un benessere diffuso. Ci fu chiesto di rinunciare a parte della sovranità nazionale per essere più ricchi e potenti, ma le cose non andarono così perché una grossa fetta di democrazia ci è stata tolta senza avere alcun beneficio in cambio; infatti  il parlamento europeo, unica istituzione eletta dai cittadini europei, non ha potere decisionale, che è invece nelle mani di una elite non eletta, la Commissione europea. La UE è servita a togliere sovranità politica ed economica e quindi libertà ai singoli Stati a tutto vantaggio di organismi internazionali. Non è ancora tardi per riprendersi la propria  dignità e libertà, come ha fatto la Gran Bretagna, in considerazione anche degli atti  ricattatori, prevaricatori e tutt’altro che amichevoli che la Germania sta mettendo in atto contro l’Italia per imporci l’invasione dell’immigrazione clandestina onde demolire la stabilità del nostro Paese.

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