Comparini: “Nel futuro ancora satelliti e la stazione cislunare”
ROMA – Thales Alenia Space, una joint venture Thales (67%) e Leonardo (33%), celebra 40 anni dalla nascita dei siti industriali di Roma e di L’Aquila. Quattro decadi che racchiudono una storia di sfide tecnologiche, grandi programmi spaziali e importanti successi, una storia di donne e di uomini dalla grande professionalità e passione, nella quale l’alta tecnologia ha incontrato competenze e capacità uniche. Un cammino importante quello dei siti di Roma e L’Aquila che, grazie al supporto e al contributo dell’ Agenzia Spaziale Italiana (ASI) e dell’ Agenzia Spaziale Europea, (ESA) nonché al lavoro svolto per l’Amministrazione Difesa e all’importante attività commerciale, ha contribuito a portare Thales Alenia Space Italia ad essere riconosciuta nel mondo quale attore imprescindibile dell’avventura spaziale in un percorso in costante evoluzione.
Nati nel 1983 gli stabilimenti di Roma e di L’Aquila sono oggi tra i più grandi stabilimenti industriali di Thales Alenia Space in Europa.
COMPARINI: “FUTURO THALES ALENIA SPACE? ANCORA SATELLITI E STAZIONE CISLUNARE“
“Le applicazioni spaziali ormai sono pervasive della nostra vita e del nostro modo di comunicare, le usiamo per la sostenibilità della terra e l’osservazione, l’esplorazione e la conoscenza del sistema solare. Questi sono stati 40 anni importanti, che grazie all’impegno delle Istituzioni italiane abbiamo trasformato in soluzioni ad alta tecnologia. Ma ora guardiamo ad un futuro fatto di nuove missioni. Con il Pnrr costruiremo 12 satelliti per l’osservazione della terra che con Cosmo Sky Med costituiranno un’infrastruttura unica al mondo. Stiamo costruendo i nuovi satelliti della costellazione Galileo e i pezzi della prima stazione spaziale in orbita cislunare. Quindi il futuro ci riserva molte missioni nelle quali l’Italia avrà un ruolo da protagonista”. Così Massimo Comparini, amministratore delegato di Thales Alenia Space Italia, nel corso dell’evento dei festeggiamenti dei 40 della società.Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it