Viviamo in tempi molto poveri culturalmente e moralmente, nonostante apparentemente vi sia tanta informazione e tutti siano connessi quasi ventiquattro ore su ventiquattro; ma si sa che tanta quantità di informazione non sempre vuol dire qualità e pochi utenti hanno sviluppato quel senso critico dettato sia dallo scetticismo e sia dal sospetto che l’informazione sia veicolata da interessi privati. Spesso l’informazione confusionaria e contraddittoria lascia trasparire una scienza improvvisata e veicolata da menti discordanti, come le vicende che hanno visto affermare, tachipirina e vigile attesa. “Soltanto con questa norma credo che avremmo evitato migliaia di morti”, sono una vera e propria bomba le parole del professor Fredy Suter, ex primario dell’Unità di Malattie infettive degli allora Ospedali Riuniti di Bergamo che a Report, a telecamera spenta, difende l’utilizzo degli antinfiammatori, in quella circostanza vietati, al posto di tachipirina e vigile attesa. Anche le dichiarazioni di Matteo Bassetti, Direttore della Clinica di Malattie infettive presso il Policlinico San Martino di Genova e virostar televisiva, adducono scetticismo in tutte quelle menti pensanti, incondizionate ed incondizionabili: “Eravamo tutti al buio nelle prime due settimane, è chiaro che oggi, con le conoscenze acquisite, la vediamo in maniera diversa, ma andare a sindacare sulle decisioni prese allora è un esercizio profondamente sbagliato”, ed ancora ”mettere sulla graticola qualcuno è sbagliato”. Verrebbe naturale pensare : ma come ? Dopo pochi mesi dal primo focolaio di covid 19 in Italia miracolosamente arriva il vaccino, quasi a lasciar pensare che gli studi per crearlo, sperimentarlo ed approvarlo risalissero a parecchi anni prima, come scienza vuole che sia. Il vaccino, in quei giorni, veniva presentato dall’informazione come un farmaco non sperimentale e pertanto tutto quello che la scienza afferma era stato ottemperato : “Generalmente lo sviluppo di un vaccino è un processo lungo, che necessita dai sette ai dieci anni, durante i quali le ricerche vengono condotte a tappe successive che includono i test di qualità, la sperimentazione preclinica e le fasi della sperimentazione clinica nell’uomo. La sperimentazione clinica include tre fasi di studi: Studi di fase 1 generalmente condotti su volontari sani per l’identificazione della dose ottimale e la valutazione della sicurezza nell’uomo, Studi di fase 2 a carattere esplorativo e condotti su piccoli gruppi di persone, generalmente meno di 100, Studi di fase 3, disegnati allo scopo confermativo e condotti su migliaia o decine di migliaia di persone. “A questo punto la diffidenza di molti deve essere necessariamente stravolta e pertanto vengono diffuse da una parte della scienza e nel rigore del “dividi et impera” le più ampie accuse di congiura, complottiamo, antiscientificità e negazionismo, fino ad arrivare alla sospensione ed alla radiazioni di tutti quei medici che non barcollavano nel buio. Si afferma così per tanti il pensiero che dove gli esperti, nella loro convinzione di incarnare la scienza, ostentano scienza, lì meno si fa scienza e spesso proprio quelle persone da cui ci aspetteremmo delle riflessioni illuminanti a livello umano e scientifico per gli alti ruoli che ricoprono diventano portatori di un becero qualunquismo al vetriolo: è quanto sta accadendo in questi giorni sui social dove alcuni noti tele virologi, alla notizia che il professore Alessandro Meluzzi è stato colpito da un ictus, invece di manifestare solidarietà umana e vicinanza al collega si sono abbandonati a squallidi commenti contro lo sfortunato medico, un po’ come accade nel mondo animale dove appena la vittima inciampa la fiera è pronta ad avventarsi sopra per sbranarla. Il 2 Dicembre il noto psichiatra si è sentito male nel suo studio di Rimini, soccorso immediatamente da un suo paziente che ha allertato il 118, è stato trasportato all’ospedale di Cesena e sottoposto ad un delicato e lungo intervento chirurgico. La prognosi è ancora riservata. Le prime esternazioni indirizzate contro il malcapitato Meluzzi sono proprio del professore Matteo Bassetti, questi, senza mai nominare il professore Meluzzi, postava: ” ma non era radio no vax che diceva che ictus, ischemie e infarti venivano solo ai vaccinati?”. Innanzi tutto il noto psichiatra non ha mai affermato ciò, ogni medico, anche il meno preparato sa benissimo che le ischemie sono causate da più fattori; Meluzzi, non riconoscendo il vaccino come tale, si è soffermato sul fatto che questo siero per la sua composizione avrebbe potuto causare conseguenze importanti a livello cardiocircolatorio. Ancora una volta ci si ritrova davanti ad una circostanza che lascia un po’ perplessi, non si comprende il perché di tutta questa difesa del vaccino anticovid e della violenza verbale con cui viene attaccato un esimio collega; ci si potrebbe rispondere che non sanno quel che dicono, oppure che continuano ad usare quel potente mantra, che tanto condiziona le menti e secondo il quale Bassetti e da altri virostar difendono la scienza. Ma va ricordato che la vera scienza non è onnisciente né è una verità di fede, riporre questa fiducia estrema nei metodi scientifici ne blocca lo sviluppo e sfocia nell’acritico scientismo; fino a non pochi anni fa era considerata scienza la pratica della lobotomia, l’uso dell’elettroshock, la castrazione chimica che veniva praticata agli omosessuali per devianza sessuale, riconosciuta fino al 1973 e tutte quelle pratiche violente e disumane oggi guardate da tutti con orrore, trattamenti antiterapeutici adottati anche fino agli anni ottanta che portavano alla vera follia. A dimostrazione che la scienza non è esatta ma è anche figlia degli errori, della presunzione, dell’incapacità e della follia umana basta ricordare che fino agli sessanta i medici osannavano le sigarette come una meraviglia medica. Le compagnie di sigarette sostenevano che potevano curare l’asma ed alleviare altri problemi respiratori e la Camel usava dichiarazioni scientifiche nella sua pubblicità sul New York Times. A distanza di pochi anni la scienza ha cambiato idea ed oggi la pubblicità delle sigarette mostra tutt’altro. Così come lo sciroppo o l’iniezione di olio di fegato di merluzzo ai bambini per aiutare le funzioni cognitive e l’intervento chirurgico per rimuovere le tonsille al quale venivano sottoposti in molti fino agli anni ottanta a seguito di una normale infiammazione delle tonsille, oggi curabile, secondo la scienza con la terapia farmacologica, senza dover ricorrere, se non in casi rari, a quella asportazione che oggi sembra essere causa di seri pericoli a lungo termine. Tutto questo afferma il giusto e costruttivo esercizio del pensiero critico che è stato ed è alla base di tutto il progresso umano, diversamente ci cureremmo ancora con le pratiche dello sciamano. Anche Burioni attacca Meluzzi: “ attenti a sputare sulla scienza, perché se si sta male per davvero è grazie a quella che ci salviamo la pelle e a salvarci sono medici seri (quindi evidentemente Meluzzi non lo è perché ha esercitato il suo pensiero critico)….Meluzzi sta ricevendo cure di livello altissimo in maniera gratuita, in un ospedale pubblico, come le riceverebbe ogni altro malato , ricco o povero.” Va ricordato che Meluzzi non ha mai attaccato il Sistema sanitario Nazionale, ha solo esercitato il suo diritto di medico di poter esprimere liberamente le sue remore sui nuovi sieri genici chiamati a suo dire impropriamente vaccini, d’altronde, ancora formalmente, l’Italia è una democrazia dove vige la libertà di parola. Per quanto riguarda l’affermazione di Burioni per cui Meluzzi sta ricevendo cure di altissimo livello gratuitamente, giova ricordare che queste cure non sono gratuite perché anche Meluzzi paga le tasse come ogni cittadino italiano che si rispetti e che il Sistema Sanitario Nazionale lo mantengono gli italiani: da una recente analisi di Eurostat è emerso che in Italia il peso di tasse e contributi è aumentato ed il nostro Paese scala la classifica europea sugli oneri sociali complessivi arrivando al sesto posto in Europa, infatti nel 2022 le imposte e i contributi sociali in Italia hanno visto un’incidenza pari al 42,9%, di più rispetto al 2021. Quindi non solo non abbiamo prestazioni sanitarie gratuite, ma a causa di una politica socio -assistenziale rigorista verso la sanità pubblica i fondi necessari per mantenere una dignitosa qualità del servizio sono stati sempre più contratti a tutto vantaggio di quella privata, ragion per cui, giova ricordare a Burioni, nei nostri pronto soccorsi i cittadini fanno attese di anche dodici e tredici ore, senza cibo né acqua, prima di poter essere visitati, pur pagando tasse altissime rispetto al servizio ricevuto! Smettiamola di essere boriosi e acritici servi di un sistema poco credibile che strumentalmente ci mette “l’un contro l’altro armati” grazie agli opinionisti che sui media, a suon di quattrini a vantaggio delle proprie tasche, difendono l’indiscutibile pensiero unico della scienza. La parola d’ordine deve essere umanizzazione, affinché mettere in pratica il rispetto e la solidarietà diventi il preciso dovere di un mondo dove la scienza e la medicina siano realmente all’esclusivo servizio della comunità e non di altro.