È stato presentato, presso la Direzione centrale Polizia criminale, il report “Il Punto – Il pregiudizio e la violenza contro le donne”, elaborato dal Servizio analisi criminale della Criminalpol.
Come si evince dal Rapporto sono oltre 100 le donne uccise quest’anno e gran parte dei delitti sono avvenuti in ambito familiare o affettivo e la metà uccise da partner o ex partner.
Nel rapporto si tratta anche delle discriminazioni contro le donne disabili, che versano in una condizione di particolare fragilità e possono diventare il bersaglio di violenze e vessazioni ulteriori, spesso da parte di chi se ne dovrebbe prendere cura.
Secondo i dati forniti dalla Criminalpol da gennaio a settembre 2023 i delitti sono poi aumentati del 33%, gli ammonimenti dei questori per violenza domestica, del 17% quelli per stalking mentre invece è stato sottolineato un decrenmento el 17% per i casi di allontanamento d’urgenza dalla casa familiare.
Raffaele Grassi, Direttore Centrale della CRIMINALPOL, ha dichiarato: “Dobbiamo fare di più perché la violenza degli uomini sulle donne rappresenta un’assoluta violazione dei diritti umani. La violenza contro le donne affonda le radici su discriminazioni, misoginia, sessismo, divario di genere in termini sociali, lavorativi, salariali. È un problema anche di civiltà, culturale. Bisogna cambiare marcia, avere un’altra visione, gli uomini devono rendersi conto che la donna non è di loro proprietà e non è oggetto di possesso”
E’ intervenuta anche Paola Spadari, segretaria nazionale dell’Ordine dei giornalisti , che ha sottolineato la necessità e l’importanza, per i giornalisti, di raccontare la violenza con correttezza del linguaggio e rispetto per le persone.
“Su questi temi – ha aggiunto Paola Spadari – occorre un impegno particolare sia in termini di osservanza della deontologia che, come stiamo già facendo, sulla formazione”.
Nel complesso, nei primi 9 mesi del 2023 – rispetto all’analogo periodo del 2022 – diminuiscono le violazioni dei provvedimenti di allontanamento dalla casa familiare e del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa, nonché le lesioni con deformazioni o sfregio permanente al viso.
E’ stao sottolineato che è aumentato il “revenge porn” oltre che la costrizione o induzione al matrimonio, con 16 casi nel 2023 rispetto agli 11 dell’anno prima.
Durante la presentazione sono intervenuti giovani atlete campioni dei gruppi sportivi di Polizia di Stato, Carabinieri, Guardia di Finanza e Polizia Penitenziaria impegnati a contrastare il fenomeno della violenza e alla fine dei loro interventi hanno voluto lanciare un messaggio di speranza soffermandosi in particolar modo sul valore dello sport per promuovere un’effettiva parità di genere, e ricordare ai ragazzi l’imprescindibile valore del rispetto per il prossimo.
di Claudio Di Salvo