Il sommelier: un mix di conoscenze sul vino ed eleganza

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http://www.fisar.org

 

La figura del sommelier da qualche tempo è apprezzata e considerata, incuriosisce e appassiona. Perché è l’archetipo dell’esperto di vino, conosce la realtà enoica, e sa individuare i corretti abbinamenti con i migliori piatti della tradizione culinaria.
Non si beve solo per bere, ci accosta al vino perché è un’esperienza gustativa, che arricchisce il palato e valorizza le portate. Siano  esse servite da uno chef stellato o preparate da un semplice appassionato.
Il sommelier è una figura esperta che conosce i vini, sa come conservarli, servirli e abbinarli. Oltre a questo sa anche scegliere i vini, è in grado di prepararne  la carta nei ristoranti, tiene in ordine la cantina, è aggiornato sulle novità, conosce anche le doc più piccole e nascoste. La sua competenza e la sua eleganza nello stappare e nel mescere è fondamentale. Infatti nei corsi per diventare sommelier (specialmente quelli FISAR) viene insegnato il portamento, l’eleganza e l’abilità del servizio. Il sommelier in realtà è il trait d’union tra il produttore di qualità e il consumatore.

 #temperaturavino

 

Deve  saper raccontare il vino, spiegare le zone e le tipologie di lavorazione, le caratteristiche e le peculiarità di quanto si trova nel calice. Deve essere in grado di spiegare i colori del vino e i suoi profumi, interloquire valorizzando il gusto e la persistenza in bocca.

A dire la verità non si beve tanto per bere, quindi ogni sorso, ogni bicchiere, deve novellare la sua origine e mostrare tutte le caratteristiche del terroir e dell’affinamento. La narrazione è di competenza del sommelier, che al momento della richiesta di “quale vino mi consiglia?” è in grado di rispondere con decisione, senza dubbi, con grande abilità, mostrando le sue competenze e la sua preparazione.

Il tutto  senza mai mostrarsi invadente o arrogante, non deve dispensare consigli non richiesti né esprimere giudizi saccenti.

http://www.winemag.it


Il sommelier può essere anche la persona che non serve nel ristorante o che non possiede un wine bar.

Infatti il Sommelier è anche chi pratica un altro lavoro e decide di intraprendere un ciclo di studi per conoscere e approfondire il mondo del vino. Inizia quindi a conoscere le zone di produzione, i modi di coltivazioni delle viti, come si raccoglie l’uva e come deve essere lavorata.

Inoltre impara come avviene l’affinamento e come si fanno i vini o gli altri prodotti che derivano dalla vinificazione. in aggiunta a questo,  inizia a spaziare, non si limiterà alle bottiglie che trova nel supermercato ma inizierà a  visitare cantine, a conoscere territori, ad apprendere nozioni nuove. Proseguirà fino a conoscere abbinamenti, anche quelli ritenuti azzardati. Insomma, il sommelier per passione è in grado di valorizzare il proprio pasto e quello dei suoi amici  e che sa guidare le degustazioni.

A dire il vero le conoscenze del sommelier non finiscono mai perché la materia è talmente vasta che non si intravvedono  limiti allo scibile. Lo studio e la pratica  costituiscono un bellissimo modo per apprezzare quanto di buono viene prodotto in Italia e in buona parte del mondo.

Daniele Acconci


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