Romeo è Giulietta

Cinema

Di

di Andrea Gentili

Giovanni Veronesi dirige un film all’apparenza banale ma che, dopo averlo visto completamente, induce a riflettere su alcuni punti che caratterizzano la società di oggi: in primis quello relativo alla solitudine e poi anche quello sulla omosessualità che caratterizza ormai ogni aspetto della vita di relazione, con particolare riferimento ai giovani che non riescono più riconoscersi né in una autonoma personalità né, diciamolo pure, in una autonoma sessualità.

Ne emerge una pellicola ambientata nel mondo del teatro che evidenzia caratteristiche e personaggi noti e meno conosciuti quali la figura del regista affermato Federico Landi Parrini  che ha per amante un uomo dal carattere instabile come il suo o quali i personaggi che lo stesso regista deve scegliere per mandare in scena una particolare edizione di “ Romeo e Giulietta “ in versione shakespeariana si ma che sottilmente comprenda atteggiamenti della vita moderna.

Molti i personaggi descritti con grande sagacia da Veronesi: da colui che sarà il regista ( un grande Sergio Castellitto, eclettico, versatile, interprete di una parte che soltanto a lui poteva essere ascritta ) agli altri attori protagonisti della commedia che deve andare in scena tra i quali spicca Pilar Fogliati ( nell’occasione anche cosceneggiatrice ) alla quale va riconosciuto il merito di riuscire ad interpretare due giochi in commedia ( Romeo e Giulietta ) a Domenico Diele ( finalmente scelto per interpretare la parte di Mercuzio ) che agevolmente fa trasparire tutto il suo amore per la fidanzata e che poi si accorge che è lei che per affermarsi nel mondo del teatro continua a falsificare e ad abusare dei ruoli ai quali aspira quale – nello specifico – quello di Romeo.

Un particolare riferimento alla figura del fidanzato del regista Federico Landi Parrini interpretata da un superlativo Maurizio Lombardi il quale riesce ad esprimersi in una parte non tanto facile quale è quella della persona soggetta in tutto e per tutto al suo amante al quale, comunque, fornisce collaborazione preziosa e distaccata tanto nelle scelte di vita che in quelle di palcoscenico.

Diverse altre figure compaiono in questo film: da Margherita Buy (nonna e musa ispiratrice della protagonista Romeo/Giulietta ) a Geppi Cucciari, collaboratrice del regista mattatore della pellicola e poi fedele amica di vendetta della protagonista donna/uomo fino a comprendere anche Alessandro Haber relegato nella secondaria parte dell’impresario che finanzierà lo spettacolo per il quale Landi Parrini sceglie i personaggi che formeranno il cast da mandare in scena; da ultimo l’attrice che verrà scelta per la parte di Giulietta, Serena De Ferrari, ammiccante, rampante anche lei e buon sostegno dei due interpreti principali.

Non è apparsa chiara la presenza fuggevole e nemmeno tanto motivata di Asia Argento: a che pro?

Tutti i personaggi sono  molto ben delineati e, ognuno per se, contribuisce alla buona riuscita della pellicola in grado di sviluppare temi di attualità anche facendo ricorso ad un sottile forma di comicità sempre latente nello svolgersi della storia narrata.

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