Nella suggestiva eleganza del Lago Maggiore, presso l’affascinante Ex Colonia Elioterapica di Germignaga, si è tenuto l’evento manzoniano dal titolo “Alessandro Manzoni e il Lago Maggiore – Tra letteratura e filosofia”, patrocinato dal Comune di Germignaga (VA), in occasione dei 150 anni dalla scomparsa del grande scrittore lombardo.
I saluti istituzionali sono stati a cura di Marco Fazio, sindaco del Comune di Germignaga, di Enrico Bianchi, sindaco del Comune di Luino e di Rosaria Soldati, Assessore alla Pubblica Istruzione e alla Cultura.
Il Lago Maggiore ha rappresentato lo scenario elettivo dell’amicizia tra Alessandro Manzoni e Antonio Rosmini da quando l’abate roveretano si trasferì a Stresa vicino Lesa dove Manzoni trascorreva lunghi periodi di villeggiatura. Dal carteggio tra i due si comprende quanto quelle passeggiate abbiano contribuito ad aprire la mente di Manzoni avviandolo a nuove prospettive di indagine. Manzoni scrive al cognato: «Se non è mare, è almeno lago, e con Rosmini il lago diventa mare».
Ed è stato sicuramente durante uno di questi incontri che è nata in Manzoni l’idea di scrivere il Dialogo Dell’invenzione di chiara matrice rosminiana. Grazie all’amicizia con Rosmini, Manzoni riesce ad acquisire il raffinato strumento della filosofia che gli consentirà di portare a compimento tematiche a lui tanto care come la ricerca del “vero poetico”.
Temi approfonditi dalla giornalista e scrittrice Stefania Romito, Vice Direttore della Voce dell’Alto Verbano (curatrice del Volume a più voci “Alessandro Manzoni – La tradizione in viaggio” edito da Solfanelli Editore, facente parte del Progetto “Manzoni 150” ideato e coordinato scientificamente da Pierfranco Bruni) da sempre legata affettivamente al Lago Maggiore, mentre Rosella Maspero, Presidente dell’Associazione Verso un Nuovo Rinascimento APS di Milano, ha acceso un interessante focus sulla mission del Nuovo Rinascimento, tra gli enti promotori di “Manzoni 150”.
Davide Foschi, artista e fondatore del Nuovo Rinascimento di Milano, tra i saggisti del Volume a più voci Alessandro Manzoni – La tradizione in viaggio, ha sottolineato la differenza tra cristianesimo e cattolicesimo ponendo in essere come nel Manzoni convivessero i valori cristiani e quelli patriottici. Foschi, inoltre, fa notare che se il cattolicesimo ha dovuto cedere il passo al patriottismo, il cristianesimo ha sempre guidato ogni sua volontà. Interessante anche l’approfondimento relativo alla simbologia nei Promessi Sposi a iniziare dalla scelta dei nomi dei protagonisti e al percorso iniziatico che emerge nell’opera manzoniana.
Di alto livello scientifico è stato l’intervento di Luca Siniscalco, docente di Estetica e di Filosofia contemporanea, il quale, dopo aver fatto riferimento a commenti poco lusinghieri sui Promessi sposi da parte di Gramsci e di Moravia, si concentra su Papini che ha scritto le pagine più belle dedicate a Manzoni nel suo saggio del 1923 apparso su “Vita e Pensiero” con il titolo “Manzoni “ribelle in nome della giustizia”. Il saggio di Papini (oggetto del contributo saggistico di Luca Siniscalco al Volume a più voci) pone l’accento sul rifiuto di Manzoni della violenza irrazionale che si accompagna all’ideologismo, andando contro ai mezzi che i rivoluzionari francesi adottarono per giungere al loro fine.
Un incontro, quello che si è tenuto a Germignaga, che ha posto in essere nuove prospettive di indagine in direzione di una visione innovativa della figura di Alessandro Manzoni.
L’evento è stato organizzato dall’Associazione culturale “Ophelia’s friends Cultural Projects” in collaborazione con Publierre Communication. Partner gemellati: Associazione Verso un Nuovo Rinascimento APS, Rivista culturale Microprovincia.