3 Tendenze 2024 del cloud computing

Scienza & Tecnologia

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Il 2024 si prospetta come un potenziale punto di svolta nel panorama dello storage cloud, assumendo sempre più un ruolo centrale nell’infrastruttura tecnologica globale.

Si tratta di una tecnologia essenziale non solo per l’archiviazione, ma anche per la cybersecurity, la disaster recovery, la conformità normativa e la garanzia dell’operatività aziendale.

Nel 2024, molte aziende dovranno affrontare sfide significative, legate soprattutto alla sicurezza e alla protezione dei dati. Per massimizzare il potenziale aziendale, è possibile potenziare le competenze interne o optare per la modalità gestita, con il supporto di specialisti del cloud.

Ma quali sono le tendenze 2024 del cloud computing? Fornitori di servizi e applicazioni come Deda risultano una fonte per le novità cloud. Proseguendo nella lettura troverete 3 tra le tendenze principali.

Cloud computing sostenibile e accessibile

I principali fornitori di servizi cloud hanno tutti assunto impegni nell’abbassare le proprie emissioni di carbonio, non solo per le proprie operazioni, ma anche per i clienti, fornendo assistenza e supporto.

La realizzazione di tali obiettivi è ancora da verificare, ma la spinta verso un cloud computing più ecologico e meno impattante sull’ambiente si prospetta come una tendenza forte nel 2024.

Data la pervasività dell’intelligenza artificiale, il cloud assume un ruolo centrale nel rendere questa tecnologia accessibile sia alle masse, che alle aziende che non dispongono delle risorse per addestrare e implementare tali modelli.

Attraverso l’infrastruttura cloud, le imprese possono accedere ai servizi di intelligenza artificiale in modalità as-a-service, sfruttando appieno il loro potenziale.

Tale approccio elimina la necessità di investire in architetture e infrastrutture costose, consentendo alle aziende di fare affidamento sul cloud per sfruttare i benefici delle nuove tecnologie, selezionando i piani di utilizzo più adatti alle proprie esigenze.

Sicurezza del cloud

La crittografia, l’autenticazione e il ripristino di emergenza emergono come tre funzioni dei servizi di cloud computing che saranno sempre più richieste.

L’aumento in frequenza, gravità di furti di dati e violazioni riflette la continua evoluzione delle tecniche degli hacker, che sviluppano nuove forme di protezione basate sull’intelligenza artificiale.

In questo contesto, qualsiasi sistema che necessiti di essere accessibile a un essere umano rimarrà costantemente a rischio di attacchi di ingegneria sociale.

Ciò implica che la sicurezza e la resilienza si collocano tra le principali priorità di tutti i fornitori e clienti cloud.

Edge computing

Il mercato, da ormai diversi anni, ha come focus quello di orientarsi verso le soluzioni multi-cloud e cloud ibrido, evidenziando una predilezione costante.

Tale preferenza è guidata dalla necessità di affrontare in modo efficace le sfide, adattandosi alle specifiche esigenze delle diverse applicazioni.

Nel prossimo futuro, si prevede un aumento significativo della domanda di consumo di dati in tempo reale, sia nell’ambito industriale, sia nell’intrattenimento, con la crescente diffusione di servizi in streaming come il cloud gaming.

Questa tendenza comporterà la necessità di utilizzare soluzioni di storage che permettano un accesso istantaneo, per garantire la tempestività nella gestione dei dati e soddisfare le crescenti aspettative di velocità e reattività nei vari settori.

L’edge computing rappresenta una possibile soluzione, in cui le informazioni vengono elaborate il più vicino possibile al luogo in cui sono raccolte.

L’invio di tutti questi dati al cloud per l’analisi, seguito dalla restituzione al dispositivo per comunicare all’utente che tutto è in ordine, risulterebbe uno spreco di larghezza di banda.

L’analisi dei dati direttamente sul dispositivo elimina tale onere e, contemporaneamente, consente un avviso più rapido all’utente nel caso in cui vengano individuati dati anomali.

Infine, nel 2024 il progresso in processori più compatti ed efficienti dal punto di vista energetico, algoritmi più produttivi in termini di memoria e lo sviluppo delle reti avanzate, come il 5G, concorreranno tutte a rendere l’edge computing sempre più praticabile per un numero crescente di applicazioni.

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