Il Vaticano apre le porte all’intelligenza artificiale e al nuovo regolamento Ue

Attualità & Cronaca

Di

Alla Pontificia Università Antonianum un Diploma Universitario di Alta Specializzazione in Etica e Intelligenza Artificiale

Autore: Piero Bonito Oliva

ROMA – Chi abbraccia la filosofia di San Tommaso, “vedere per credere”, dovrà stropicciarsi gli occhi e lasciar cadere qualche preconcetto – frutto certamente di comportamenti secolarizzati -, sulla Chiesa ancorata al passato e restia ai cambiamenti. Niente scomuniche per chi parla di rivoluzione…digitale. Anzi, dimenticate il trattamento riservato a Copernico e alla sua idea del Sole al centro dell’Universo: l’uomo attento al progresso tecnologico, se sottoposto a vincoli etici, piace. D’altronde il monito all’utilizzo corretto degli strumenti di modernità era già arrivato da Papa Francesco nell’Enciclica Laudato Sì. No all’IA se diventa un’arma per uccidere in Ucraina quanto a Gaza, per intenderci. In linea di principio, quindi, nessuna reticenza, anzi: l’era dei dati è gradita a tal punto da spingere la Pontificia Università Antonianum a introdurre un Diploma Universitario di Alta Specializzazione in Etica e Intelligenza Artificiale, di cui ieri è stata presentata la nuova edizione, insieme all’accordo tra l’Ateneo ecclesiastico e il Centro Ricerche Themis.

L’occasione è stata il convegno “IA ISTRUZIONI PER L’USO. Il Regolamento europeo AI Act”, un incontro per approfondire, in punto di diritto, la prima legge al mondo sull’intelligenza artificiale, voluta appunto dall’Ue. Diversi gli interventi di una giornata ricca di ospiti.

“Del regolamento Ue ce n’era bisogno? – si è chiesto in tono provocatorio il professor Donato Limone – la risposta è no, non ce n’era davvero bisogno. In alcuni casi però è bene che ci siano nuove norme perché stimolano l’iniziativa politica, il mercato e l’economia del Paese. Noi però abbiamo già un impianto di regole e di norme che ci avrebbero aiutato ad affrontare il tema dell’intelligenza artificiale”, ha affermato convinto. Poi ha aggiunto: “L’Italia non ha ancora una strategia nazionale, vediamo cosa dirà il Governo con questo rapporto sull’IA. Ci saranno sicuramente delle indicazioni e delle risorse per finanziare i centri di ricerca. È un momento particolare e va colto con piglio positivo”.

Sulla stessa lunghezza d’onda il presidente di Anorc Andrea Lisi: “Il pericolo dell’IA è di utilizzarla male, in quel caso a farne le spese sono i più fragili. Il regolamento Ue è molto complesso e sarà ulteriormente completato con atti esecutivi successivi, avrà una sedimentazione nel tempo perché entri in vigore. Ci aiuterà comunque nella custodia dei dati e nella loro governance”.

Il docente Giuseppe Gimigliano, Coordinatore del Diploma di Alta Specializzazione in Artificial Intelligence dell’Università Pontificia, ha illustrato i contenuti del corso: “Il diploma è suddiviso in tre indirizzi: etico-pedagogico, patrocinato e accreditato dal ministero dell’Istruzione, l’indirizzo etico-giudico, patrocinato e accreditato dal Consiglio nazionale forense e l’indirizzo etico-manageriale, patrocinato da Anorc e Sgr. Ha una durata biennale, è possibile seguire da remoto e ha diversi laboratori sperimentali. Nel percorso etico-giuridico che coordino, il giurista sarà chiamato a offrire un valido supporto al legislatore italiano che dovrà adottare le disposizioni Ue sull’IA. Il percorso non intende analizzare il fenomeno dell’IA dal punto di vista tecno-pratico e antropocentrico. Intende piuttosto affermare il fenomeno nella sua complessità: diritto, economia, sociologia, filosofia. Le conquiste delle nuove tecnologie come deep learning, il natural landing language processing, rappresentano le soluzioni necessarie al perseguimento degli obiettivi posti e accendono sguardi e analisi per comprendere la nuova antropologia. Paideia della complessità significa educare a un nuovo sguardo”. Per maggiori informazioni sul corso è possibile consultare il programma completo da questo link.

onte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

CAPTCHA ImageChange Image

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Traduci
Facebook
Twitter
Instagram
YouTube