La fandonia su papa Francesco usurpatore

Teocrazia e Cristianità oltre Tevere

Di

 “Ripetete una bugia cento, mille, un milione di volte e diventerà una verità”. Ripetete una panzana cento, mille, un milione di volte e diventerà una verità. Così, sono in moltissimi ormai a credere che papa Francesco abbia usurpato il trono a Benedetto XVI. Non starò ad entrare nel merito delle questioni di lana caprina su cui si baserebbe la balla. Me ne guardo bene. Mi limito ad osservare che se fosse una verità, sarebbe come dire che papa Ratzinger non era un buon cristiano e quindi non meritava d’essere papa. Benedetto XVI non fu eliminato fisicamente, non fu segregato in una cella, non gli fu impedito di parlare, di scrivere, di farsi ascoltare. Perché non avrebbe denunciato apertamente l’usurpazione? Sarebbe stato un ipocrita se, ritenendo d’essere stato estromesso da papa Francesco, avesse continuato ad avere con lui ottimi rapporti. Non sarebbe stato un buon cristiano se non si fosse ricordato della raccomandazione di Gesù: “Ma il vostro parlare sia: “Sì, sì; no, no”; poiché il di più viene dal maligno” (Mt 5,37).
Ma perché quest’antipatia di molti per papa Francesco e tanta nostalgia di molti per Giovanni Paolo II e Benedetto XVI? Semplice: questo papa è più vicino al Vangelo di quanto lo fossero i suoi due predecessori, i quali erano più vicini al Catechismo della Chiesa cattolica. Chi ama il vangelo, ha in simpatia questo papa, nonostante i difetti che tutti i papi hanno essendo a capo di una Chiesa imperfetta e soprattutto a capo di una Stato, cosa certamente non voluta da Cristo. Coloro che sono affezionati al Catechismo, che spesso si allontana dal Vangelo, non sopportano papa Francesco.
Renato Pierri

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

CAPTCHA ImageChange Image

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Traduci
Facebook
Twitter
Instagram
YouTube