Sacro Collegio, tutti i Cardinali elettori sono vescovi

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Il Cardinale Artime – consacrato sabato scorso – era l’unico porporato elettore a non essere vescovo, in deroga al motu proprio del 1962 di

 Il Cardinale Artime | | Daniel Ibanez CNA

Sabato scorso nella Basilica di Santa Maria Maggiore è stata conferita dal Cardinale Emil Paul Tscherrig, già Nunzio Apostolico in Italia e San Marino, la consacrazione episcopale al Cardinale Angel Fernandez Artime, Rettore Maggiore dei Salesiani.

Nonostante la consacrazione episcopale ricevuta, il Cardinale Artime – per precisa disposizione di Papa Francesco – rimarrà in carica come capo della Famiglia Salesiana fino al prossimo 16 agosto, al termine delle celebrazioni per il 209° anniversario della nascita di San Giovanni Bosco. L’interim verrà assunto dal Vicario don Stefano Martoglio fino alla celebrazione del capitolo generale che si terrà a Valdocco a partire dal 16 febbraio 2025.

Il Cardinale spagnolo era l’unico porporato elettore a non essere vescovo, in deroga al motu proprio del 1962 di Giovanni XXIII Cum Gravissima in cui si dispone che tutti i cardinali debbano essere insigniti della dignità episcopale.

Tale disposizione è stata recepita nel Codice di Diritto Canonico attualmente in vigore. Il canone 351 – §1 recita: “ad essere promossi Cardinali vengono scelti liberamente dal Romano Pontefice uomini che siano costituiti almeno nell’ordine del presbiterato, in modo eminente distinti per dottrina, costumi, pietà e prudenza nel disbrigo degli affari; coloro che già non siano Vescovi, devono ricevere la consacrazione episcopale”.

Al momento solo quattro cardinali ultraottantenni, e quindi esclusi a causa dell’età dal voto in un futuro conclave, sono stati dispensati dalla consacrazione episcopale restando dunque semplici presbiteri: il 97enne argentino Luis Pascual Dri, confessore presso il Santuario di Nostra Signore di Pompei a Buenos Aires; il 95enne albanese Ernst Simoni, cardinale diacono di Santa Maria della Scala; l’89enne italiano Raniero Cantalamessa, Predicatore della Casa Pontificia, l’81enne italiano Gianfranco Ghirlanda, Patrono del Sovrano Militare Ordine di Malta.

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Dall’entrata in vigore di Cum gravissima, hanno ottenuto la dispensa da Giovanni Paolo II i cardinali – tutti oltraottantenni – De Lubac, gesuita, nel 1979; Pavan, rettore emerito della Pontificia Università Lateranense nel 1983; Dezza, gesuita, nel 1991, Koliqi, presbitero albanese perseguitato dal regime comunista nel 1994; Congar, domenicano, nel 1994; Grillmeier, gesuita, nel 1994; Scheffczyk, nel 2001; Dulles, gesuita, nel 2001; Tucci, gesuita, nel 2001 e Spidlik, gesuita nel 2003. Benedetto XVI ha derogato per i Cardinali Vanhoye, gesuita, nel 2006; Navarrete, gesuita, nel 2007; Betti, francescano, nel 2007; Bartolucci nel 2010, e Becker, gesuita, nel 2012.

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