“Un messaggio di pace tra i popoli, in un momento in cui il mondo è in pessime condizioni” ha detto Bach
ROMA – La scintilla. Poi il fuoco. La fiamma olimpica s’è accesa a mezzogiorno, dove arde per tradizione: a Olimpia. 101 giorni prima della cerimonia di apertura dei Giochi di Parigi del 26 luglio. Nonostante il cielo del Peloponneso, troppo nuvoloso sulle rovine del tempio di Hera, che ha sottratto all’epica l’accensione con i raggi solari. E allora ecco la fiamma di riserva come innesco, accesa il giorno prima secondo le regole.
“Questa torcia è un messaggio di pace, un messaggio di amicizia tra i popoli, ancora più forte in un momento in cui il mondo è in pessime condizioni” ha detto il presidente del Comitato Olimpico Internazionale Thomas Bach.
In Grecia, seicento tedofori – tra cui la campionessa olimpica di pattinaggio artistico Gabriella Papadakis – si passeranno la fiamma per 5.000 km attraverso sette isole greche, dieci siti archeologici e la Roccia dell’Acropoli dove trascorrerà una notte al Partenone. La Flame poi si imbarcherà il 26 aprile a bordo del tre alberi Belem per raggiungere Marsiglia l’8 maggio, prima di attraversare la Francia, e terminare la sua corsa al municipio di Parigi il 14 luglio, giorno della festa nazionale che celebra la presa della Bastiglia.
fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it
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