“La Via” – Mostra / Progetto di Arti Visive e Letterarie

Puglia

Di

Ritorna ad Ostuni (BR) il Progetto Espositivo, Itinerante, di Arti Visive e Letterarie, “La Via” (https://www.youtube.com/watch?v=GhbYklmWmvE – http://anforah.altervista.org/lavia/lavia.htm), a cura di Fedele Eugenio Boffoli, con traduzioni di Adriana Ostuni, presso “Il Chiostro di San Francesco” di Ostuni (BR), dal 12 al 21 aprile 2024 (inaugurazione venerdì 12.04, alle ore 19.00), con orari: tutti i giorni, 16/19, ingresso libero. L’iniziativa, patrocinata dal Comune di Ostuni (BR), è realizzata in collaborazione con l’Associazione Culturale Espressioni d’Arte. Il tema di Mostra e Progetto è l’Arte, quale essenza, universale e metatemporale, a disposizione dell’Umanità ed attiva nel ciclo, trasformativo, di vita-morte-rinascita.
Così si apprende dalla didascalia introduttiva alla mostra: <<Il Progetto Espositivo, Itinerante, di Arti Visive e Letterarie, “La Via”, a cura di Fedele Eugenio Boffoli, con gli artisti della Community Anforah, iniziato nel 2007, contempla l’Arte quale canale, costruttivo e creativo, di esperienza e consapevolezza, ai fini della crescita, personale e collettiva; Arte che si traduce nel processo compreso: dall’ideazione dell’opera fino alla sua realizzazione, formale e sostanziale, quale, appunto, sua sintesi. Lo strumento dell’Arte, a questo proposito, fonde l’elemento soggettivo, personale e peculiare, con quello universale, creando un momento di consapevolezza, condivisibile, interno ed esterno all’artista stesso. Nel presente contesto storico, dove Finanza, Mercati e Tecnologie, in carenza di bilanciate e sapienti regolamentazioni, omologano e massificano, per denaro e/o ideologia, l’Umanità, sopprimendo le abilità e le identità specifiche e deprimendola verso il basso: l’Arte è “La Via”, urgente e maestra, di integrazione e di riscatto dell’umano riconoscimento, di tutte le diversità e le forme, nell’Unità del Mondo.>>

Espongono: Fedele Eugenio Boffoli, Lucia Cairo, Renato Caracuta, Lucia Carraretto, Luigi Casale, suor Rosalba Facecchia ASC, Salvatore Marchesani, Anna Mossa, Rosa Pino, Marina Postogna, Isidoro Raciti, Mariagrazia Semeraro, Antonella Sidoti.

LA CITTA’ BIANCA

<<Il Comune di Ostuni (circa 33.000 abitanti) sorge sulle ultime propaggini della Murgia meridionale. La sua città vecchia, detta La Terra, è inconfondibile l’accecante monocroma colorazione del suo abitato, rigorosamente di bianco. Le case tinteggiate di calce e la peculiare topografia hanno fatto meritare epiteti fiabeschi, come Città Bianca, Regina degli Ulivi, Città Presepe, II nucleo antico – probabile supporto dell’acropoli messapica – è infatti arrampicato sui fianchi scoscesi di un colle e presenta una pianta ellissoidale, chiaramente espressa dalla cinta muraria rafforzata dai torrioni aragonesi. Ne rimangono otto dei quindici originari, come pure buone parti dei baluardi che chiudevano la città medioevale. Ostuni è un affascinante groviglio di stradine anguste e tortuose, un susseguirsi di corti, piazzette e vicoli che un tempo facevano capo a cinque porte che si aprivano nella cinta muraria, munite di torri, piombatoi e bertesche. L’unica vera strada che raggiunge il vertice del “cono” e che divide il centro storico in due parti è via Cattedrale, mentre tutte le altre che lo intersecano sono vicoli ciechi o scalinate strette e ripide. Qui si trovano abitazioni cubicolari, spesso scavate nella roccia, unite da archi e semiarchi che fungono da contrafforti e da sostegno; come pure palazzi che, per gli stemmi gentilizi, i portali e la varietà delle linee architettoniche, con macchie d’ocra dorato ombreggiano l’accecante bagliore del bianco labirinto, Sulla sommità del colle, infine, si erge la Cattedrale, mirabile sintesi di elementi romanici, gotici e veneziani, che domina la Piana degli ulivi secolari fino al mare.

Crocevia dei Popoli

Abitato fin dalla preistoria, il territorio di Ostuni è occupato intorno al 1000 a. C. da Japigi e Messapi. La città è distrutta da Annibale nella seconda guerra punica, ricostruita dai coloni greci e, nei secoli successivi, occupata da Ostrogoti e Longobardi, Saraceni e Mori, Svevi e Normanni. Nel 1507 viene annessa al ducato di Bari di Isabella d’Aragona. Durante quasi due secoli di dominio spagnolo gli ostunesi tentano più volte di opporsi, finché nel 1799 proclamano la città libera e repubblicana. II congresso di Vienna segna il ritorno dei Borboni, ma anche la fioritura di sezioni della Carboneria e poi della Giovane Italia. Il 26 agosto 1860, a pochi giorni dalla partenza di Garibaldi da Messina, Ostuni – prima città della Puglia – abbatte gli stemmi borbonici e fa sventolare il tricolore.

Il borgo antico

E’ l’inconfondibile gioiello che dona ad Ostuni la sua pittoresca identità urbanistica. E’ definito dagli ostunesi la Terra. Dipinto solo di bianco, sorge sul colle più alto del territorio urbano. Qui è tutto un moltiplicarsi di piani, di saliscendi, di vicoli e scalette, di aggrovigliate stradine che incrociano archi e piazzette. Sulla sua sommità si stagliano la monumentale Cattedrale e il Palazzo Vescovile.>>

Tratto, a suo tempo, dal sito del Comune di Ostuni (BR):

https://www.comune.ostuni.br.it/

PROGETTO “LA VIA” – PRECEDENTI ESPOSIZIONI

2007 – Trieste, Festival Internazionale della Poesia (Versione Web), 2010 – Diocesi di Trani, Centro S. Luigi (Inaugurazione Centro); 2011 – Diocesi di Trieste, Palazzo Costanzi (Settimana Liturgica Nazionale); 2012 – Diocesi di Gorizia, Santuario dell’Isola di Barbana (Centocinquantenario dell’Incoronazione della Madonna di Barbana); 2012 – Diocesi di Bari, Sala Murat (Notti Sacre); 2013 – Galleria d’Arte del Comune di Remanzacco (UD); 2014 – Abbazia di San Galgano (Chiusdino – Siena); 2015 – Ex Granai Fortezza Orsini (Sale del Sangallo), Pitigliano (GR); 2015 – Abbazia di Santa Maria in Follina (TV); 2016 – Santuario di Santa Maria della Vena, Piedimonte Etneo – Catania  (Anno Giubilare della Misericordia e Festa della Madonna della Vena); 2017 – Castello Carlo V e Cattedrale di Monopoli – Bari (ricorrenza dei 900 anni dall’approdo dell’icona Odigitria di Maria S.S. della Madia), 2017 – Castello Federiciano e Chiesa Madre di Mesagne (BR), Sala Vitulli del Puglia Club di Trieste, 2018 – Chiesa e Pinacoteca S. Chiara di Conversano, Palazzo Ducale di Martina Franca (TA), 2019 – Pinacoteca Comunale d’Arte Contemporanea di Ruvo di Puglia (BA); 2019 – Galleria “Spaziogiovani” dell’Assessorato alle Politiche Educative Giovanili e del Lavoro del Comune di Bari; 2020 – Biblioteca / Pinacoteca E. Perotti di Cassano Murge BA; 2021 – Chiostro di San Francesco” / Ostuni (BR); 2023 – Università della Libera Età di Triggiano (I Colori del Sapere).

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

CAPTCHA ImageChange Image

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Traduci
Facebook
Twitter
Instagram
YouTube