La storia del farmacista Pietro Cardiello di Sant’Arsenio

Campania

Di

figura 1: Cardiello ventenne

PIETRO CARDIELLO (1837-1882)

SALERNO – Figlio di Matteo Cardiello e di donna Gaetana Splendore – fu notaio Crisostomo – Pietro vide la luce presso la residenza di famiglia a Sant’Arsenio (SA) in data 13 febbraio 1837 e, come risulta dalla consultazione tanto dei registri parrocchiali quanto degli atti dello Stato Civile, egli venne battezzato lo stesso giorno della nascita. Il padre, grande proprietario terriero (nei registri è indicato in qualità di “possidente”), a seguito del decesso della prima moglie, avvenuto nell’anno 1842, contrasse seconde nozze con donna Costa Petronilla. I figli di primo letto furono: Pietro, Crisostomo, Francesca, Giustino; invece, dalla seconda moglie ebbe Pio (1843-1872), futuro sacerdote della Congregazione dei Missionari del Ss. Redentore, noti anche come “Redentoristi o Liguorini”. Ebbene, il rango e le notevoli risorse economiche disponibili permisero al giovane Pietro non soltanto di crescere in un ambiente culturalmente vivace ma anche di ricevere un’educazione umanistica ben strutturata assieme ad una disciplina ferrea e di poter coltivare le sue passioni. Infatti,  sin  dall’infanzia

Pietro mostrò di possedere un forte interesse di matrice naturalista frammisto ad uno spiccato spirito di osservazione e di analisi. Quindi, prediligendo discipline inerenti alla scienza ed alla tecnica rispetto a più classici studi di carattere giuridico e letterario, s’iscrisse alla facoltà di farmacia di Napoli. A riprova della bontà delle sue conoscenze e delle sue competenze, Pietro si laureò nel settembre 1859, a soli 22 anni, presso l’Università di Napoli, ove conseguì anche l’abilitazione per l’esercizio della professione di farmacista. Proprio a Sant’Arsenio, suo paese natale, lavorò come farmacista, ma senza mai tralasciare scopi ed interessi accademici: nel corso della sua vita pubblicò diversi articoli di argomento scientifico. Del resto, non venne mai meno allo studio della botanica, dell’anatomia, della chimica. Si sposò con Maria Costa – fu Antimo – e dalla loro unione nacque una prole numerosa di ben sei figli: Matteo, Crisostomo, Gaetano, Giovanni, Clorinda e Pio.

 

(Si ringrazia il prof. Giorgio Mellucci per aver messo a disposizione materiale proveniente dall’archivio privato Mellucci)

Dott. Gianmarco Savini

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

CAPTCHA ImageChange Image

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Traduci
Facebook
Twitter
Instagram
YouTube