“Oltre ai parlamentari e diplomatici, erano presenti imprenditori, esponenti del mondo culturale, giornalisti, dirigenti della collettività e dei movimenti di difesa dei diritti umani.
Dopo la lettura dei prestigiosi incarichi affidati all’ambasciatrice Castaldo durante la sua carriera, ha parlato la senatrice Durango, per mettere in risalto la capacità, professionalità e passione messi in pratica dall’ambasciatrice Castaldo durante la sua missione di oltre quattro anni, che si avvia a concludersi fra pochi mesi, ricordando in particolare la grande capacità di ascoltare tutte le parti, di avvicinare tutti i settori e di aver mantenuto i canali di dialogo aperti, anche in momenti e situazioni obiettivamente complicati nei rapporti tra i due paesi.
Spiegando che il riconoscimento porta il nome di Juana Azurduy de Padilla, eroina dell’Indipendenza argentina, ha ricordato i nomi di altre grandi donne che si impegnarono nelle battaglie dell’indipendenza e la libertà, come fu anche Anita Garibaldi, la compagna dell’Eroe dei due mondi, sottolineando anche la condizione femminile della Ambasciatrice e il suo sostegno alle politiche in favore della parità.
Da parte sua, Castaldo ha espresso la sua emozione e gratitudine per il riconoscimento, per tre ragioni. La prima, perché ricevuta in un Paese profondamente vicino all’Italia, anche per la presenza della grande comunità italiana. Al riguardo ha ricordato l’importanza delle associazioni italiane che sono di aiuto nel facilitare i rapporti tra i due paesi.
L’altro motivo di soddisfazione nel ricevere il Diploma d’Onore Juana Azurduy, è il fatto che le è stato assegnato dal Senato argentino, sottolineando l’importanza che hanno i Parlamenti nella vita dei paesi e ricordando quanto importante è stato durante la sua carriera, il lavoro fatto a Roma come collegamento tra il Parlamento e la Farnesina.
Come detto, la riunione si è tenuta nel Salone Arturo Umberto Illia, presidente costituzionale dell’Argentina (1963-1966), esempio di onestà e correttezza, figlio di lombardi, fiero delle proprie radici. Suo padre lo iscrisse all’anagrafe col secondo nome “Umberto”, senza la “H”, come si scrive in italiano”.
Riconoscimento del Senato Argentino all’Ambasciatrice Teresa Castaldo
Last modified: Del 17 Dicembre 2017 alle ore 09:12