Ricercare la verità con Holly Bourne

Teocrazia e Cristianità oltre Tevere

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Come si sente una donna a trent’anni? I trent’anni sono un’età in cui si acquisisce una nuova consapevolezza e si ha voglia di perseguire obiettivi concreti che riguardano carriera e famiglia. Ci si focalizza sulla vita privata o quella professionale, o si tende a conciliare entrambe. Ne sa qualcosa Tori Bailey, la protagonista del nuovo libro di Holly Bourne, “Questa sono io (E devi fartene una ragione)” edito in Italia da Piemme Edizioni.

Tori è una trentaduenne, reduce dal successo del suo libro “Alla ricerca di Tori”, romanzo autobiografico incentrato sulla crisi esistenziale dei vent’anni che ha spinto la protagonista a intraprendere un viaggio in solitaria in cui ha conosciuto Tom, il suo Uomo della Roccia. La vita a trent’anni è diversa rispetto a quando si ha venti anni. Tori non è più l’incosciente, avventurosa, istintiva di una volta. Oggi è intrappolata in una routine sentimentale con Tom in cui tutto è scontato, ripetitivo, prevedibile e privo di passione. Tori trova soddisfazione e piacere nel curare i suoi social media e il blog dedicato al suo libro. Numerose sono le sue fans che commentano post e lasciano Like alle sue foto.

Sul web Tori vuole diffondere di sé un’immagine perfetta e felice. Si dimostra gioviale, ironica, sempre all’altezza delle situazioni, impeccabile. Ma la verità è un’altra: Tori è un’insicura, dipendente emotivamente dal suo fidanzato narcisista, vulnerabile, ossessionata dai chili di troppo e dalle rughe. Ha paura del tempo che scorre velocemente. Teme di non riuscire a concretizzare i suoi sogni: scrivere un nuovo libro, mettere su famiglia e avere un figlio. Tori non vuole rinunciare ai suoi sogni e alla sua libertà. Si rende subito conto che il suo Uomo di Roccia non è l’Uomo Giusto per continuare a perseguire i suoi obiettivi. Ogni giorno lo sente sempre più distante. La verità è che a trent’anni Tori è cambiata, è più matura e ha bisogno di riconquistare i suoi spazi, i suoi ideali, la sua vita vera, lontana dai social e dai fans del suo libro. Si ritrova ad invidiare le vite delle sue compagne di università che si sono sposate e hanno figli.

“Questa sono io” è la storia di una donna che rivendica sé stessa acquisendo una consapevolezza inedita. Tori è una delle tante donne moderne che cadono, commettono errori, diventano prigioniere di rapporti sentimentali sbagliati. Sono donne coraggiose che sanno rialzarsi, leccarsi le proprie ferite per poi ripartire alla grande per riconquistare la propria identità, quella in coerenza con ciò che si è. Molte donne di identificheranno in Tori, personaggio creato ad arte da Holly Bourne, e si ritroveranno a riflettere su esperienze di vita, amarezze, delusioni provate nei confronti del proprio partner, amarezze, illusioni, conquiste, lacrime versate. Holly Bourne racconta senza fronzoli una storia di vita vera in cui ciò che conta è essere se stesse, senza artifizi, paure nei confronti del tempo che scorre. Con questo romanzo il lettore trae una lezione di vita ottimistica che lo spronerà a curare la propria parte più autentica piuttosto che quella virtuale che spesso e volentieri ci fa diventare schiavi in vite che non ci appartengono.

“Questa sono io” ci insegna a liberarci dei cliché, dei limiti, delle dipendenze emotive per risplendere di luce nuova, autentica animata dai sogni e dagli ideali che fanno la differenza e che ci fanno stare bene. Tori è l’esempio vivente di come non faccia bene condurre una vita che non è veritiera e di come sia difficile liberarsi dai vampiri emotivi e dalle dipendenze che creano spirali inestricabili. Holly Bourne ha scritto magistralmente, con un linguaggio semplice e coinciso, un libro veritiero dedicato a tutte le donne intelligenti e coraggiose che lottano ogni giorno per affermare il proprio essere, a quelle che non hanno ancora trovato la forza per liberarsi concretamente dei loro partner narcisisti, a chi crede di essere sbagliata ma in realtà è la società fittizia di oggi in cui l’”essere perfetti” è ostentato e sopravvalutato ad avere qualcosa che non va.

Mariangela Cutrone

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