Oggi e’ la giornata mondiale della liberta’ di stampa

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Oggi si celebra la Giornata mondiale della liberta’ di stampa e in Italia anche quella della Memoria dei giornalisti uccisi da mafie e terrorismo. Scioperano intanto oggi i giornalisti de L’Unita’, contro quelli che definiscono “ricatti della azienda” su stipendi e pignoramenti.

“Sono oltre 200 i giornalisti e gli operatori dei media in carcere in Turchia. Sono stati privati della loro liberta’, alcuni sono sotto processo, per altri non sono ancora noti i capi d’imputazione. Tutto questo solo perche’ hanno svolto il loro lavoro: raccontare quello che sta accadendo man mano che si rafforza il potere del presidente Erdogan. I loro nomi sono stati letti in piazza di Montecitorio, a Roma, dai giornalisti italiani e dai rappresentanti delle tante associazioni che si sono incontrate per ribadire, ancora una volta, il loro ‘No’ al bavaglio turco alla stampa”. Lo ricorda la Federazione nazionale della stampa in una nota. Insieme con il segretario generale e il presidente della Fnsi, Raffaele Lorusso e Giuseppe Giulietti, e con gli altri promotori dell’iniziativa: Usigrai, Articolo21, Amnesty International Italia, Ordine dei giornalisti del Lazio e Pressing NoBavaglio, erano in piazza anche esponenti della societa’ civile, del mondo della politica, semplici cittadini e i rappresentanti di numerose organizzazioni che hanno aderito all’appello lanciato dalla Federazione della stampa con il sostegno delle Federazioni internazionale ed europea dei giornalisti. Al termine del sit-in, una delegazione di manifestanti ha incontrato la presidente della Camera, Laura Boldrini, e il presidente del Senato, Pietro Grasso. “Ai presidenti delle Camere – spiegano il segretario generale e il presidente della Fnsi, Raffaele Lorusso e Giuseppe Giulietti – abbiamo inoltre ricordato che domani, nelle diverse manifestazioni organizzate per il 3 maggio, Giornata mondiale della liberta’ di stampa, torneremo a sollevare anche i temi dei cronisti minacciati, delle querele temerarie ancora irrisolte, della precarieta’ del lavoro giornalistico. Questioni messe in evidenza anche dai piu’ recenti rapporti internazionali e che devono trovare una urgente risoluzione”.

Il presidente del Senato, Pietro Grasso, ha ricevuto a Palazzo Madama la delegazione dell’iniziativa “#NoBavaglioTurco”, in occasione del sit-in che si e’ svolto a Roma. La delegazione ha consegnato al presidente Grasso il testo della risoluzione approvata all’unanimita’ dal Comitato esecutivo della Federazione internazionale dei giornalisti (Ifj) che, alla vigilia della Giornata Mondiale della Liberta’ di stampa, “ribadisce la propria solidarieta’ agli oltre 150 giornalisti e operatori dei media detenuti in Turchia”. L’elenco dei giornalisti detenuti e’ stato consegnato al presidente Grasso insieme all’anteprima del documento “Journalist is not a crime” che Amnesty International rendera’ noto domani e al messaggio inviato alla Federazione Nazionale della Stampa Italiana (Fnsi) dal Presidente della Federazione Internazionale dei Giornalisti, Philippe Leruth, in appoggio alla manifestazione odierna. Grasso ha ricordato che il diritto all’informazione e’ la premessa per l’esercizio delle liberta’ democratiche e deve essere oggetto di tutela ovunque nel mondo, e che lo Stato di diritto richiede che le esigenze di sicurezza non prevalgano sui diritti fondamentali dei cittadini e sul diritto di espressione.

“La vera democrazia non puo’ esistere senza la liberta’ di stampa”: il presidente del Parlamento europeo introduce cosi’ la sua dichiarazione in occasione della giornata mondiale della liberta’ di stampa. “Da ex giornalista – spiega Tajani so che e’ essenziale lavorare in maniera indipendente. Senza questo tipo di liberta’ non puo’ esserci controllo sulla politica, trasparenza, lotta alla corruzione, buon governo e liberta’ di scelta”. L’Unione Europea – sottolinea il presidente dell’assemblea di Strasburgo – e’ il piu’ forte difensore di questo fondamentale diritto in tutto il mondo” che “purtroppo, come sottolinea l’organizzazione Reporter Senza Frontiere, e’ fortemente minacciato”. “Senza andare troppo lontano”, prosegue la dichiarazione di Tajani, “la Turchia e’ diventata probabilmente la ‘piu’ grande prigione al mondo per chi opera nei media’”, ma “molti giornalisti sono in prigione e oppressi in Cina, Russia, Bielorussia, in alcuni paesi dell’America Latina, dell’Africa e dell’Asia”. Ecco perche’ il presidente Tajani chiede “ancora una volta l’immediato rilascio non solo del giornalista turco-tedesco Deniz Yucsel, ma di tutti quelli che sono ingiustamente detenuti in tutto il mondo per aver svolto il loro lavoro”. Nella giornata che il mondo dedica all’argomento, Tajani non dimentica la sfida rappresentata dalla diffusione delle notizie su internet: “quasi la meta’ degli europei si informa tramite i social media, cosa che ha reso molto piu’ facile la diffusione di notizie false e ci sono molte preoccupazioni riguardo la disinformazione e i discorsi di odio, usati per promuovere la radicalizzazione e il fondamentalismo, in particolare tra le giovani generazioni. Insieme con i giornalisti, legati dal codice etico, dobbiamo promuovere una maggiore responsabilita’ delle piattaforme digitali”, ha concluso.

“Una stampa libera e’ di vitale importanza per il buon funzionamento della democrazia”, ma, come ricorda l’alto rappresentante per la politica estera Ue Federica Mogherini in occasione della giornata mondiale per la liberta’ di stampa, e’ “sempre piu’ minacciata in tutto il mondo”. Secondo il capo della diplomazia Ue, “l’esistenza di media liberi, diversificati e indipendenti e’ indispensabile per promuovere e tutelare la democrazia in ogni parte del nostro pianeta” e “sostenere un giornalismo indipendente, etico e di qualita’ e’ fondamentale. Agevolando il libero flusso di informazioni di qualita’ e ben documentate su questioni di interesse pubblico e svolgendo un ruolo di vigilanza pubblica, i media indipendenti costituiscono la base della democrazia partecipativa e uno strumento per far si’ che i governi rispondano del proprio operato”. L’Unione europea, ha ricordato, “assicura che il rispetto della liberta’ di espressione sia integrato in tutte le sue politiche e in tutti i suoi programmi di sviluppo. Gli orientamenti dell’Ue in materia di diritti umani per la liberta’ di espressione online e offline adottati nel 2014 (e la loro attuazione costante) ribadiscono la determinazione comunitaria a promuovere l’esercizio della liberta’ di opinione e di espressione da parte di tutti e ovunque, in base ai principi di uguaglianza, non discriminazione e universalita’, attraverso ogni mezzo e ignorando le frontiere”, conclude la dichiarazione dell’alto rappresentante.

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