Messico in lutto tre giorni dopo il superterremoto

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​IL BILANCIO SALE A 61 VITTIME. REGISTRATE 300 REPLICHE

Il Messico in lutto nazionale per tre giorni per le vittime del superterremoto – il bilancio e’ salito a 61 morti – che ha colpito la zona sud del Paese, nello stato del Chiapas. Appello del presidente Pena Nieto a ‘stare all’erta’ nell’eventualita’ di una nuova forte scossa. Finora 300 le repliche registrate, la piu’ forte della quali di magnitudo 6.1. L’ambasciatore in Italia spiega che il sistema d’allarme ha evitato il disastro: nel 1985 ci furono diecimila morti, ora ci sono edifici antisismici ed esercitazioni.

Citta’ del Messico – Il giorno dopo aver registrato il sisma piu’ violento degli ultimi 85 anni, il Messico fa la conta dei danni. Sono almeno 61 i morti e oltre 300 i feriti causati dal terremoto che giovedi’ ha fatto tremare anche buona parte del Centramerica, il sisma di maggiore magnitudo nel Paese da quello del 1932. Il sisma e’ stato violentissimo, magnitudo 8,2 gradi sulla scala Saffir-Simpson, percepito in undici Stati del Paese.

Dopo ventiquattro’ore, le scosse di assestamento continuavano senza sosta: 381 repliche, la piu’ forte di 6,2 gradi. Il presidente Enrique Pena Nieto ha percorso le zone devastate a Oaxaca e ha decretato tre giorni di lutto nazionale. Ma intanto varie localita’ nel sud del Paese sono tra cumuli di macerie, edifici danneggiati e senza luce elettrica. Le vittime sono state tutte registrate negli Stati di Oaxaca, Chiapas e Tabasco; dei 45 morti a Oaxaca, la gran parte, 36, sono deceduti a Juchitan, una localita’ dell’Istmo de Tehuantepec. Proprio da Juchitan ha parlato il presidente, chiedendo di ristabilire quanto prima nella zona acqua e linee di rifornimento alimentare.

Lo Stato e’ uno dei piu’ poveri del Paese, noto pero’ per la sua storia, il suo folclore e la sua essenza indigena. La maggioranza delle 36 vittime, secondo il conteggio ufficiale, sono ancora sotto le macerie, 7mila abitazione hanno subito danni e migliaia di persone hanno dovuto dormire all’addiaccio. E’ crollato anche l’ospedale, dove i 85 pazienti sono stati portati in altri ospedali. La zona piu’ interessata e’ il centro della citta’, dove la luce va e viene e il servizio d’acqua non e’ stato ancora ripristinato.

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