Sconfinamento. Uso e Abuso politico

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Declassata un’etimologia che si conviene per la stabilità sociale in corso di formazione culturale e sociale. Sulla linea di demarcazione si muove una politica classista e xenofoba. E’ in corso uno Sconfinamento che la politica attuale sta attivando, non senza buon merito di una comunità sociale disfattista ed anche volgare sotto l’aspetto culturale; un’azione sinistra, questa, che ripropone scenari ambivalenti sul piano del garantismo della stabilità  e  dell’ordine sociale, come prevenzione ai soccorsi sempre mutilanti verso chi mette piede sulla terra non calpestabile dallo Straniero. La radicalizzazione alla propria terra invoca la voce degli dei o il canto delle muse. Guai a interrompere quel canto: la terra tremerebbe!

Questo bel paese che è l’Italia ha in sé un forte senso di responsabilità: rendere indenne la comunità da qualsivoglia Contaminazione. Bastano gli dei a proteggerla? Ma gli dei si sono ritirati nell’olimpo. Abbiamo, però, lo stato Pontificio che ha fatto il patto con Dio. Ma nulla di grave, a riguardo. I meno nazionalisti avanzano riserve. I più deboli rimangono ancorati ai “sani principi”. Quasi tutti si sentono legati per l’interesse nazionale. Dunque riemerge sempre più forte il concetto di nazione. I “quasi tutti” si sentono minacciati dalla presenza degli” opportunisti” e da tutto ciò che potrebbe colpire il prestigio e la sicurezza del proprio paese. La comunità di coloro che non desiderano essere/ subire la contaminatio. Ma non vedono senza confusione che respingendo la contaminazione si espongono a contraddire il Potere che rispettano di più. Non è questo un uso scandaloso?

Molti tacciono, ma covano un profondo orrore. Certo lo straniero non è il terraneo; porta con sé la peste, come molti affermano: il Sì dice heideggeriano! Non ci si abbandona facilmente ai sentimenti umani soprattutto quando si scorgono problemi. Ma a breve  ci penserà la politica a che non ci siano più “mescolanze impure”. Quali mescolanze: solo quelle tra popoli? No! Adesso le mescolanze impure saranno tra politica e spirituale. E lo dicono con tanta fermezza e decisione in quanto vogliono mantenere intatte le vere ragioni ad obbedire ed essere fedeli. Obbedienza e fedeltà a che cosa? Al concetto di nazionalismo. 

Conservatori e Nazionalisti

Gli Ismi si ripropongono. Abuso di Potere.

Pare che l’Italia, tra non molto, avrà non più tanto da temere il nemico che è lo straniero senza radici che la metta in crisi, ma il nemico più temibile ce l’avrà in patria. 

Si potrebbe congetturare che il nazionalismo nascente decreterà fallibile il potere spirituale con un impulso rivoluzionario. Il conservatorismo e il nazionalismo sono due forze statiche già da tempi immemori. Ma quale lotta a venire? Il programma leghista- destrista, con tutte le sue debolezze, destabilizzerebbe l’ordine spirituale, non da meno il soggetto più solidale e quello più filantropo ( il  peggiore per ipocrisia: ma non lo sa!). E’ un programma tanto audace, ma timido nell’azione. La destra ha ricevuto il potere,  non l’ha imposto. Ma questa non è una condizione necessaria per governare. Proporre alla massa , prima di riuscirci, un programma preciso e appoggiarsi ad essa per realizzarlo non è una condizione favorevole per la governabilità. Inoltre con le sue promesse di programma darà al popolo la condizione giusta per giudicarlo, e anche di condannarlo. La convergenza risulterebbe essere mera di-vergenza. Lo Sconfinamento potrebbe risultare essere lacerante e si protrarrebbe ad oltranza con rappresaglie sempre più ambigue e forze anche sanguinose.          

Marilena Liaci

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