Dopo la visita della delegazione dell’Università tecnica di Riga, guidata
dal Rettore Leonids Ribickis, dello scorso 20 marzo a Bergamo, è il turno della delegazione
bergamasca, giunta a Riga nella serata di martedì 10 settembre.
Una giornata fitta quella di mercoledì 11 per il Rettore Remo Morzenti Pellegrini, il Prorettore all’internazionalizzazione e ai rapporti internazionali, Matteo Kalchschmidt, la Prorettrice alla didattica e ai servizi per gli studenti, Stefania Maci, e la referente Erasmus del Dipartimento di Ingegneria dell’Università degli Studi di Bergamo, Maria Sole Brioschi. Nella mattinata la delegazione orobica ha fatto visita alle RTU Design factory e Laboratory house, luoghi in cui le idee degli studenti vengono trasformate in prodotti veri e propri con il supporto dei docenti nello sviluppo del concept e nelle scelte di tecnologie e materiali, piuttosto che nella definizione di strategie per l’attrattività.
Dopo aver visitato il Dipartimento di Power and Electrical Engineering, i rappresentanti dell’Università degli Studi di Bergamo e dell’Università tecnica di Riga, hanno incontrato l’Ambasciatore d’Italia in Lettonia Sebastiano Fulci. Nel pomeriggio la visita al Dipartimento di Electronics and Telecommunications, all’Institute of Energy Systems and Environment e al Dipartimento di Materials Science and Applied Chemistry e due incontri con i rappresentanti del Dipartimento di E-Learning Technologies and Humanities e delle International Projects and International Cooperation Unit. A fine giornata le delegazioni delle due Università sono state accolte all’Ambasciata d’Italia dall’Ambasciatore Fulci, a testimonianza degli impegni presi all’insegna dell’internazionalizzazione e della mobilità degli studenti.
«Un’agenda molto fitta ma certamente proficua – commenta il rettore Remo Morzenti Pellegrini -. Questa visita in Lettonia è stata per noi l’occasione di incontrare i nostri studenti Erasmus giunti a Riga lo scorso 24 agosto e di rinforzare ulteriormente un rapporto di collaborazione che abbiamo costruito nel tempo, tanto con l’Università tecnica di Riga quanto con l’Ambasciata, e di cui andiamo particolarmente fieri. I progetti di internazionalizzazione e mobilità sono basilari per contribuire alla formazione delle nuove generazioni, permettendo loro di immergersi in culture differenti e ampliare i propri orizzonti anche in termini di formazione specifica. Le numerose opportunità che il nostro Ateneo offre rispetto alla mobilità ribadiscono proprio questo concetto».