La lotta tra la memoria e la realtà di Pierfranco Bruni in “Ornamento di un amore”

Arte, Cultura & Società

Di

Maria Teresa Alfonso*

Ho sempre pensato alla poesia di Bruni come ad un grande viaggio nella sfera dello spirito, che porta ad un amore sensuale e nel contempo assoluto.
Un amore sempre contornato dalla fiaba,dove la bellezza delicata si costruisce la sua Aurea di parole pensate e vissute in una torre in cui a pochi eletti è permesso accedere.
In questi versi di “Ornamento di un amore”, edito da Passerino, fatti di presenze,rituali,immagini affonda la poesia di Bruni:

-Ha parole di vento forse di vetro cocci di farfalle aghi appuntiti-
Il libro completa l’omaggio all’amore e nella prima parte propone la prosa del collezionista di occhiali dove la morte diventa rinascita del puro esistere con il dono della parola :
-La vita è un mistero intrecciato alla fantasia-
La morte opera massima della vita come nella tradizione Cristiana.Si ha l’impressione che​ l’autore cammini verso la morte con il viso rivolto alla​ vita( immortalità ).
La poesia della malinconia accettata dalla ragione che osserva.
Poesia che conosce e scopre l’accettazione faticosa e lacerante della perdita .
La perdita sentita sempre come estrema solitudine mentre la ricerca del ricordo diviene luce trascendentale.
L’accettazione dell’uomo di se stesso.
Questo libro solitario non è un libro di lamentazione,ma si riconosce comunque come un vuoto d’amore in tutto un equilibrio di confronto tra la prosa e la poesia,il cui incontro, anche se intermittente,diventa evidenza di​ amore dell’esperienza,della creatività, della malinconia.
Essenzialità della parola:- Questo amore segreto non è più segreto amore-
La limpidezza del discorso Amoroso in un ritmo che proprio è diverso per ogni testo,ritmo naturale e sensuale :
-È l’ornamento di un amore la carnalità tua sul mio corpo-
è qui che capiamo anche il titolo del libro.
La poesia di Bruni è costellata dal mito, bagnata da una luce cosmica e fatale.
Un poeta abitato dall’amore che fa appello all’immortalità.
La centralità dell’anima individuale porta la malinconica fuga nella memoria, l’ombra di un Amore Materno depositata come un velo sui ricordi.
L’adolescenza e la fanciullezza diventano celebrazioni della vita, il modello della esistenza,mentre la maturità di un amore​ viene portato all’esaltazione sul palcoscenico di un teatro che è quello della vita:
– Resto come​ aquila nel gioco di una infinita attesa-
Nel libro compaiono ombre e luci tra la stanza sul mare e il giardino della casa in Calabria:
la memoria inguaribile che riproduce nel cuore la gioia e il dolore,coscienza di ciò che è la vita .

Il linguaggio è dolce con tratti di una oscurità luminosa che traduce l’Essere di un amore trascorso ma che dà ancora linfa con la sua carnalità conducendo nel mondo onirico.

I versi tutti in prima persona esprimono una lotta fra l’autore e la realtà, tanto da far sentire al lettore il brivido dell’emozione con la costruzione dell’immagine che nasce dai versi.
Nel continuo oscillare tra il proprio Io e l’esterno delle parole che portano all’apprendistato di un dolore per poi condurre alla armoniosa visione dell’amore.

Maria Teresa Alfonso

Dirigente Scolastico

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

CAPTCHA ImageChange Image

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Traduci
Facebook
Twitter
Instagram
YouTube