La resa dei conti

Politica

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Parlamento ha spesso approvato le linee “salva economia” dell’Esecutivo. Ora, il rigore, proprio perché coinvolge aspetti dell’equilibrio socio/politico, non sarà più lo stesso. Le speranze non sono diventate certezze. Neppure il primo semestre 2020 sarà quello “buono” per l’economia della Penisola. La maggioranza degli italiani continuerà ad avere problemi. Le nuove generazioni dovranno affrontare situazioni che i loro padri credevano d’aver definitivamente definito. Se prima gli italiani spendevano troppo e male, ora spenderanno meno e a ragion veduta. La mancanza di liquidità ci ha messo in riga; con seguiti preoccupanti per i redditi medio/bassi. Non a caso, l’indice di povertà è salito. Nonostante le promesse sul “reddito di cittadinanza”.

Del resto, giacché le “volpi” della politica italiana non ci sono più, anche per quest’anno, l’economia del Paese non rientrerà nei parametri fisiologici dell’Eurozona. Intanto, mentre gli italiani, che ancora possono, tirano avanti il regresso continua. Da anni, anche il dibattito amministrativo s’è arrestato. Ora, con questo Centro/Sinistra, la situazione non è, sostanzialmente, cambiata. Non osiamo, per ora, proporre ipotesi per il futuro. Da noi la fantapolitica è sempre realtà quotidiana. Tuttavia, se è la somma che fa il totale, i conti continuano a non tornare.

Giorgio Brignola

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