Sport: Bini-Gibelli, bentornata a Mara Navarria, orgoglio Fvg

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La spadista sarà atleta Asu e in futuro entrerà in staff tecnico

UDINE – “Bentornata Mara, orgoglio del Friuli Venezia
Giulia, siamo fortunati ad averti”.

È un benvenuto corale e sinceramente fiero quello che gli
assessori regionali alle Attività produttive, Sergio Emidio Bini,
e allo Sport, Tiziana Gibelli, hanno rivolto alla campionessa
mondiale di spada Mara Navarria: l’atleta friulana, dopo anni
trascorsi a Roma e poi a Rapallo, ha deciso di rientrare nella
sua Carlino e ha scelto l’Associazione sportiva udinese come casa
sportiva in cui si allenerà e in cui la attende anche un futuro
nello staff tecnico.

L’annuncio è avvenuto oggi nel corso di una conferenza stampa al
PalaFiditalia, la culla della scherma udinese, davanti al
presidente di Asu, Alessandro Nutta, e al direttore generale,
Nicola Di Benedetto. All’evento ha partecipato anche il
presidente della Federazione italiana scherma, Giorgio Scarso,
che ha a sua volta annunciato l’intenzione federale di inserire
il palazzetto di Udine nel circuito degli allenamenti della
nazionale di scherma.

Per Mara Navarria sarà un anno importante, come lei stessa ha
sottolineato, che la porterà alle Olimpiadi di Tokio 2021 con il
sostegno della Regione a cui l’atleta ha rivolto un
ringraziamento particolare, ricordando l’impegno in prima persona
del governatore Massimiliano Fedriga e degli assessori Bini e
Gibelli.

“Il lavoro per riportarla a casa è iniziato un anno fa – ha
ricordato Bini – quando abbiamo scelto Mara Navarria come
testimonial del Friuli Venezia Giulia per la promozione turistica
e sportiva. Ci piace essere rappresentati da campioni dello sport
che sono prima di tutto campioni della vita. La campionessa – ha
aggiunto l’assessore – ci rappresenterà anche in Giappone alle
Olimpiadi di Tokyo 2021, uno dei mercati che stiamo esplorando a
livello di promozione turistica, spingendo il prodotto sportivo,
bike e l’enogastronomia in generale”.

“Una campionessa che ha come payoff ‘mamma atleta’ si racconta da
sé” è stata la sottolineatura posta da Gibelli nel suo
intervento, in cui ha ringraziato “le associazioni sportive
dilettantistiche per la loro capacità di essere piccole imprese
sportive di grande promozione sociale, ruolo che si è dimostrato
essenziale nella ripresa post Covid”.

Gibelli ha poi invitato la Navarria a diventare testimonial anche
degli eventi culturali più importanti della regione ed ha
espresso l’auspicio che “la nostra spadista possa contribuire a
fare avvicinare tanti altri giovani ad uno degli sport che,
tradizionalmente, ha portato all’Italia, ma anche al Friuli
Venezia Giulia, molte soddisfazioni e risultati”.

Mamma, atleta e donna: i tre ruoli che compongono l’identità
della spadista friulana sono stati richiamati più volte nel corso
della mattinata, come segno di forza e tenacia e di uno sport che
abbatte le barriere e rende concreti principi di pari opportunità
e di inclusione sociale anche con riferimento alla disabilità.
Concetti richiamati con convinzione da Scarso per l’impegno
profuso dall’Asu nelle attività del settore giovanile rivolte
anche ai disabili e per la centralità che l’esempio di atlete
come la Navarria hanno attribuito al Friuli Venezia Giulia nel
mondo della scherma. 

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