Nel pomeriggio il centrodestra (Lega, FdI e Fi) salirà al Colle per interloquire con il presidente Mattarella ribadendo l’impossibilità di lavorare con questo Parlamento dalla maggioranza inconsistente e suggerendo di andare al voto.
Se Renzi ormai viene considerato fuori dai giochi, sembra invece che si voglia dare qualche chance a qualcuno dei suoi. Ma è soprattutto al Senato che si cercano rinforzi ora orientati verso i tre senatori Udc (Paola Binetti, Antonio Saccone e Antonio De Poli). Il caso Cesa, inoltre, potrebbe costituire un aiuto insperato anche se il M5S esclude la possibilità di aprire un dialogo “con soggetti condannati o indagati per mafia o reati gravi”, come ha dichiarato Luigi Di Maio. Cesa si dichiara estraneo ai fatti e fa sapere di rassegnare le dimissioni da segretario nazionale “data la particolare fase in cui vive il nostro Paese”.
Il 27 gennaio si discuterà nelle aule parlamentari la relazione sullo stato della giustizia del ministro Alfonso Bonafede che non verrà votata da Italia Viva. Una maggioranza che fa fatica a consolidarsi, come sottolinea il dem Goffredo Bettini spiegando che: “se riusciamo ad allargare i numeri avremo maggiore agio nella vita parlamentare, altrimenti l’alternativa resta il voto”.
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