Foto Calcio e Finanza
Finisce senza botti il calcio mercato suppletivo per il Bari. Saranno, dunque, Cianci, Sarzi Puttini e Rolando gli unici rinforzi. Una mezza delusione – diciamocelo – perché nel corso del torneo son venuti fuori molti limiti e tante lacune nella squadra che, si sperava, potessero essere sopperiti col mercato ed invece nulla.
I tifosi sul web hanno cominciato a mormorare perché seriamente preoccupati sotto tanti punti di visita. Intanto – dicono – perché ci si è arresi alla Ternana mettendo anche a rischio il secondo posto, poi perché Cianci è ancora una scommessa e non una certezza, Sarzi Puttini ai loro occhi, non sarebbe, poi, un gran rinforzo anche a causa della negativa prestazione di sabato a Teramo, e poi mettono finanche in dubbio la disponibilità finanziaria dei De Laurentiis che, lo ricordiamo, a dicembre si dissero disposti a spendere ancora per rinforzarsi, e i tre rinforzi sono arrivati solo col prestito. Le aspettative, per loro, erano ben altre, e stando a quanto si legge il Bari si sarebbe persino indebolito.
Dunque qualcosa, evidentemente, deve essere andato storto. C’erano dei nomi sul taccuino di Romairone, come Pierini, Antonucci, Diakitè, Maggio, De Mariano, Bellomo, Galano ed altri, ma tutti hanno preferito accasarsi altrove o rimanere nelle proprie squadre. E qualcosa vorrà pure dire.
Non prendendo nessuno, secondo i tifosi, non solo si rimarrà numericamente scarni nella rosa, ma ci si è andati ad indebolire nei reparti perché a centrocampo è venuto meno anche il “quinto” Hamlili che, nel bene o nel male, sarebbe potuto tornare utile in caso di emergenze (squalifiche ed infortuni), poi sulle fasce si è preferito mantenere il deludente Semenzato e puntare sul recupero difficile di Andreoni, senza dimenticare l’indebolimento in attacco dove son stati ceduti, forse troppo frettolosamente, Simeri e Montalto, quest’ultimo di gran spessore in prospettiva campionato. Così come sulle fasce dove i soli D’Ursi e il deludente Candellone, il cui impegno è fuori discussione, potranno essere impiegati su quel reparto con Citro a tappare eventuali buchi in attacco. Senza dimenticare la conferma di Perrotta che ha deluso tanto.
Ora è vero che soldi non girano e sono pochi, ma è anche vero che altre squadre della serie C si sono rinforzate (Perugia, Catania, Avellino, tanto per fare qualche nome), per contro, non tanto per difendere la società ma per mera obiettività, forse la stessa è rimasta vittima del momento economico e del momento difficile pandemico che hanno messo fuori dagli stadi i tifosi. Il gruppo De Laurentiis crediamo sia, come gran parte delle società calcistiche, in difficoltà. Tra stasi delle produzioni e del mercato cinematografico con le sale chiuse al pubblico, e deficit di introiti da stadio e merchandising, e con costi del lavoro pre-covid, cominciamo ad avere dei dubbi sul fatto che si potesse disporre della liquidità necessaria per fare un mercato importante. Questo vale per il Napoli e vale per il Bari. L’idea è quella che si sia voluto risparmiare sul monte ingaggi senza ulteriori investimenti. Ma è solo una mera supposizione non facendo, d’abitudine, i conti in tasca a nessuno, men che meno ai De Laurentiis.
Tuttavia riteniamo che il vero mercato vada fatto con una programmazione a luglio, o meglio, un minuto dopo la fine di ogni campionato e non a gennaio, programmazione che, probabilmente, il Bari ha pure fatto, ma occorre evidenziare anche che qualcosa, nelle valutazioni tecniche estive, è andato storto, qualcosa si è sbagliato e adesso occorre continuare a correre senza innesti ma col materiale a disposizione.
Nel frattempo domani mattina la società ha organizzato una conferenza stampa dove il DS Romairone sarà il solo protagonista e che, verosimilmente, spiegherà le mosse societarie.
Massimo Longo