Tolleranza zero per personale sanitario “no” vax?

Ambiente, Natura & Salute

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CORONA VIRUS: CHE FARE (24)

Purtroppo c’è poco da ridere, a fronte di troppi cambi  nella strategia vaccinale europea e italiana in particolare sul fronte astrazeneca, che doveva essere ad occhio e croce uno dei vaccini  obbligatori anche per i più o meno giovani operatori sanitari, che qualche dubbio  e paura avevano, confermato amaramente dalle decisioni dell’EMA e dell’AIFA che dopo averlo consigliato ai più giovani ora lo consigliano ai più agé, con i giovani che in questi giorni  con l’Io diviso si sono sottoposti al vaccino Astra Zeneca  https://www.ilmessaggero.it/salute/focus/covid_sileri_estate_diversa_sanitari_no_vax_cosa_ha_detto_ultime_notizie_oggi_28_marzo_2021-5861515.html   Così suona paradossale, imbarazzante, la tetragona dichiarazione  di quello che è stato  un rappresentante della libertà vaccinale «Estate diversa grazie al vaccino, tolleranza zero per personale sanitario no vax».

Personale sanitario che da oltre un anno è sul fronte e che qualche contatto con il COVID 19 E VARIANTI lo avrà avuto e se non è caduto, come le centinaia di medici morti da corona virus, potrebbe a buon titolo rientrare nella categoria di quelli che hanno contratto il virus e lo hanno sconfitto come emerge dallo studio pubblicato su Science dai colleghi di Tor Vergata guidati da Giuseppe Novelli.

 “Ci sono gli asintomatici, chi riporta solo sintomi lievi, chi ha bisogno di ossigeno e chi finisce in terapia intensiva. Il virus è sempre lo stesso, i quadri clinici sono completamente differenti. Da cosa dipende? “Quando c’è un’infezione virale di queste dimensioni bisogna tenere conto di tre fattori: il patogeno, l’ospite e l’ambiente, ossia in che contesto si trova l’infezione con l’ospite. L’ospite siamo noi, con le nostre caratteristiche genetiche rispondiamo in maniera diversa a un’infezione”, ha detto Novelli.

https://www.ilmeteo.it/notizie/coronavirus-frequentano-positivi-al-covid-ma-non-si-infettano-mai-il-segreto-spiegato-da-uno-studio-mondiale-100531/amp

Sull’ambiente abbiamo avuto modo di parlarne anche di recente,  restando perplessi sulla scelta ostile a trasferire chi può in ambienti più salubri, magari terapeutici, nelle cosiddette seconde case al mare e in montagna https://www.corrierenazionale.net/2021/04/01/corona-virus-che-fare-4/

Un altro aspetto “ambientale” è legato alle strategie di contrasto della socialità,  il cosiddetto LOCKDOWN, che in alcuni paesi come la Svezia non è stato usato,  lasciando ai cittadini molta libertà individuale e lavorativa con risultati discussi,  ma che ci informano che forse si potrebbe  lasciare le attività economiche e sociali  libere in sicurezza, un tema su cui riflettere visto che un giorno dopo l’altro le cose  non migliorano molto anzi precipitano e purtroppo non solo in terapia intensiva.

Così tra un decreto e un DPCM forse sarebbe il caso di prendere tempo e avviare una riflessione sulle varie esperienze  nel mondo e su quanto ci dicono i grandi vecchi della virologia tra cui Luc Montagnier  di cui riportiamo una nota tradotta da France Soir, da leggere con maggiore attenzione, di quella che i nostri dioscuri del CTS fanno di solito:

” Sono Luc Montagnier, dottore in medicina, professore emerito all’Instituto Pasteur di Parigi, direttore della ricerca emerito al CNRS, Premio Nobel per la fisiologia o medicina per la scoperta del virus dell’AIDS.

 Sono un esperto di virologia, avendo dedicato gran parte della mia ricerca ai virus a RNA, in particolare all’encefalomiocardite murina, al virus del sarcoma di Rous, al virus HIV 1 e HIV 2.

 Sono stati compiuti notevoli sforzi per la vaccinazione contro il coronavirus covid-19 responsabile di una pandemia globale.  In particolare, lo Stato di Israele ha organizzato finora una vaccinazione di massa della sua popolazione, il 49% della sua popolazione totale ha ricevuto due dosi di vaccino Pfizer.

 Vorrei innanzitutto sottolineare la novità di questo tipo di vaccino.

 Nei vaccini convenzionali, l’informazione genetica trasportata dal DNA virale o dall’RNA viene inattivata e le proteine virali vengono utilizzate per indurre gli anticorpi del vaccino.  In alcuni casi, il virus rimane vivo, ma viene attenuato da passaggi successivi in vitro.

Nel caso dei cosiddetti vaccini RNA messenger, questi vaccini sono costituiti da una frazione attiva dell’RNA del virus che verrà iniettato nella persona vaccinata.  Penetra quindi nelle cellule di quest’ultimo che produrrà le proteine del vaccino dal codice dell’RNA iniettato.

 Possiamo subito vedere che questo ultimo passaggio dipende molto dal suo successo dallo stato fisiologico del destinatario.

 Vorrei riassumere i potenziali pericoli di questi vaccini in una politica di vaccinazione di massa.

 1. Effetti collaterali a breve termine: queste non sono le normali reazioni locali riscontrate con qualsiasi vaccinazione, ma le reazioni gravi sono pericolose per la vita del ricevente, come shock anafilattico legato a un componente della miscela di vaccino., O allergie gravi o una reazione autoimmune. fino all’aplasia cellulare.

 2.mancanza di protezione vaccinale:

 2.1 induzione di anticorpi facilitanti – gli anticorpi indotti non neutralizzano un’infezione virale, ma al contrario la facilitano a seconda del ricevente.  Quest’ultimo potrebbe essere già stato esposto al virus in modo asintomatico.  Un basso livello di anticorpi indotti naturalmente può competere con gli anticorpi indotti dal vaccino.

 2.2 La produzione di anticorpi indotti dalla vaccinazione in una popolazione altamente esposta al virus porterà alla selezione di varianti resistenti a questi anticorpi.  Queste varianti possono essere più virulente o più trasmissibili.  Questo è ciò che stiamo vedendo ora.  Una corsa senza fine virus-vaccino che sarà sempre a vantaggio del virus.

3. Effetti a lungo termine: contrariamente a quanto affermato dai produttori di vaccini a RNA messaggero, esiste il rischio di integrazione dell’RNA virale nel genoma umano.  In effetti, ciascuna delle nostre cellule ha retrovirus endogeni con la capacità di invertire l’RNA della trascrittasi in DNA.  Sebbene si tratti di un evento raro, non si può escludere il suo passaggio attraverso il DNA delle cellule germinali e la sua trasmissione alle generazioni future.

 “Di fronte a un futuro imprevedibile, è meglio astenersi.  “
 Professor Luc Montagnier

A parte il Nobel Francese che ci sottopone argomenti che meriterebbero una risposta scientifica seria, ci sono i lavori pubblicati dal British Medical Journal e da Science  che rivedono al ribasso, i risultati sull’efficacia delle varie vaccinazioni e  delle strategia di LOCK DOWN.

Come Ministero della Salute italico e come Unione Europea un confronto con questi studiosi e i loro lavori sarebbe auspicabile, come una maggiore attenzione all’esperienza svedese, ben oltre i legittimi ripensamenti degli ultimi giorni su Astra Zeneca

https://www.ilgiornale.it/news/politica/cos-cambia-piano-oxford-ai-60-79enni-e-s-seconda-dose-pfizer-1937012.html di cui nonostante i vari rassicuratori https://www.primocanale.it/notizie/ordine-dei-medici-astrazeneca-non-c-alcuna-ragione-scientifica-per-averne-paura–229907.html  qualche timore hanno creato, memori comunque che se Sparta piange, Atene non ride, come i dati norvegesi sulla mortalità e morbilità per i vari vaccini ci dicono:

Pubblicato il report settimanale dell’agenzia norvegese per i medicinali.

Pfizer 123 morti e 196 gravi. (1 su 1.865 persone)

Moderna 3 morti e 14 gravi. (1 su 2.316 persone)

Astrazeneca 6 morti e 137 gravi. (1 su 936 persone)

 ” Adelante, Pedro, con juicio ” andrebbe detto alle nostre guide che spesso nell’urgenza di fare qualcosa, consigliati non sempre al meglio come le storie di guerra ci insegnano http://www.uniglobus.it/inchieste-virali.html qualche problema lo provocano, oltre la buona volontà, che in genere non si discute, ma che dovrebbe meglio verificare le fonti di informazione, come ha fatto il Presidente Draghi che ha rimodulato il CTS, ma forse si può fare di più, in un mondo globalizzato, magari ascoltare qualche Nobel e “i giovani” di Science e BMJ, che cercano di segnalarci gravi criticità nell’analisi e nella gestione della Pandemia.

“Conosci te stesso, conosci i tuoi avversari, ingaggia cento battaglie, le vincerai tutte.”
Sun Tzu
 
Vincenzo Valenzi

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