Frattali: “Ho voglia di emozionarmi ancora”

Sport & Motori

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Parma, sfida del passato, una gara piena di emozioni.

Ho passato due anni e mezzo bellissimi, ho vissuto tante emozioni e ho fatto una grande carriera con una promozione in A e con l’esordio in A. Sarà una gara emozionante che rievocherà in me ricordi piacevoli. Sono felice che sia capitato il Parma alla prima giornata”.

Come si tiene acceso il fuoco dell’amore per il gioco del calcio?

Penso che Mirco (Antenucci, ndr) lo abbia descritto perfettamente. Sono arrivato alla soglia dei 37 anni a questi livelli con questa voglia di giocare ancora perché c’è la passione per questo sport che è incommensurabile e regala sempre emozioni. Poi sto bene qui e quando uno sta bene dà sempre qualcosa in più, poi mi piace dare consigli ai giovani, far vedere loro quel che ho imparato io durante gli anni dai miei mentori, sono contento di questo e son contento che sia arrivato Caprile con cui mi confronto”.

Cosa ne pensa della batteria di portieri coi quali si confronta e quali sono le sue aspettative?

Io ho la mia filosofia secondo la quale mi alleno sempre a prescindere se ci sono due o tre portieri, e a prescindere se uno scende in campo o no. Penso che noi siamo pagati per allenarci e mostrare il nostro valore, poi l’allenatore fa le scelte, il mio obiettivo è allenarmi bene e cercare di insegnare ai più giovani qualcosa”.

Cosa pensa di questo campionato? E’ una A 2?

E’ un campionato difficile ma ogni anno la B è difficile. Quest’anno ci sono piazze importanti, è stato messo in risalto questo ma anche negli anni scorsi ci sono stati campionati livellati verso l’alto, anche quando ero in B il Bari è arrivato sesto, il nome delle squadre lasciano il tempo che trovano ma alla fine il campo è dirà la sua, noi siamo carichi”.

A Bari ha dimostrato di parare i rigori, si è posto lo stesso obiettivo?

Ho avuto la fortuna di pararne tanti nella carriera ma ogni anno poi fa storia a se’, sicuramente ci saranno dei tiratori molto più bravi, sarà difficile, vedremo poi durante il campionato”.

Da un Gigi all’altro: che effetto le fa incontrare Buffon?

Sono cresciuto col suo mito, sarà un’emozione grandissima incontrarlo perché giocare con il portiere più forte di tutti i tempi sarà assai motivante ed emozionante”.

Quanto è motivante quest’anno per lei?

E’ più motivante aver portato il Bari in B dopo tanti sacrifici, penso che sia motivante ed emozionante, questa piazza merita questi ed altri palcoscenici. Dobbiamo cercare di fare un grande campionato, poi basta vedere qui quanti tifosi ci seguono qui in ritiro e gli abbonamenti che so essere già a buon punto. Dobbiamo dare il massimo per loro”.

Qui Antenucci, Di Cesare e lei siete le bandiere, voi tre cosa vi dite?

Niente di particolare, scherziamo molto, poi Valerio è una nostra mascotte, è simpaticissimo, insieme, diamo consigli ma soprattutto diamo l’esempio perché con le parole siamo bravi tutti ma occorrono i fatti, dobbiamo dimostrare che abbiamo fatto una bella carriera, del resto basta vederci allenare e già questo è un esempio naturale per i giovani”.

E’ contento di incontrare il Parma subito?

Io sono contento perché rivedrò tanti amici con cui ho avuto rapporti incredibili ed emozionanti, sarà bello vedere tutte le persone che conosco, poi alla fine dobbiamo incontrarle tutte. Non è importante chi si incontra ma quando la si incontra, magari è meglio affrontare una squadra quando è in un periodo di forma non migliore che incontrarla quando è già corazzata, e forse è meglio incontrare il Parma adesso che non fra tre mesi, chissà. Anche se il Parma ha dei nomi incredibili, è un squadra fortissima, sarà dura”.

Gigi Buffon, Gigio Donnarumma, Gigi Frattali: perché i “Gigi” sono i più bravi?

“(Ride, ndr) Non siamo tutti uguali loro si chiamano Gianluigi io Pierluigi”.

Che ne pensa di Caprile?

Non ne parlo tecnicamente perché non sono nessuno per giudicare un giocatore, men che meno un mio compagno di squadra, ma mi ha colpito molto la sua umiltà, ha la testa sulle spalle, sono rimasto colpito un giorno quando lui ha finito di allenarsi, ed invece di entrare negli spogliatoi è rimasto in campo a vedermi allenare. Ha qualità umane e credo che farà carriera, sono contento che sia arrivato uno come lui, anche perché i giovani d’oggi non sono tutti come lui, oggi non tutti hanno i valori giusti e lui invece è uno che ne ha”.

Massimo Longo

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