La Basilicata dice ‘sì’ a cani e gatti in corsia

Attualità & Cronaca

Di

La Regione approva le linee di indirizzo. Gli animali di affezione saranno esclusi solo da pronto soccorso, terapia intensiva e sub intensiva e dovunque sussista un rischio sanitario. Ma i pazienti potranno ricevere le “visite” dai loro amici a 4 zampe

di Alessandro Boccia© AGF –

 

AGI – Cani e gatti, ma qualunque animale sia considerato d’affezione, avranno accesso alle strutture sanitarie della Basilicata. Non solo le aree esterne, ma anche quelle interne comuni e addirittura nei reparti di degenza. Le linee di indirizzo per l’accesso sono state approvate, su proposta dell’assessore regionale alla Salute e Politiche della Persona, Francesco Fanelli. “Un documento molto atteso – ha spiegato l’assessore Fanelli – che ha lo scopo di armonizzare, su base regionale, le procedure di accesso degli animali di affezione, in particolare cani e gatti, nelle strutture sanitarie regionali, per assicurare la continuità della relazione empatica-affettiva tra i pazienti e i loro amici a 4 zampe e garantire risposte integrate ai bisogni del malato, fermo restando la prioritaria tutela del benessere psico-fisico degli animali in visita, intesi quali esseri senzienti e portatori di un valore e l’individuazione di procedure idonee a garantire la tutela delle norme igienico sanitarie, della salute della comunità umana e dell’ambiente, delle norme organizzative e di sicurezza”.

Fra le linee guida individuate dalla delibera regionale, vi è la disciplina per l’accesso alle strutture degli animali in visita che è consentito nelle aree esterne degli edifici di ricovero e cura di pertinenza delle strutture ospedaliere, nelle aree interne comuni (sala d’attesa, corridoi esterni a reparti, terrazzi, ecc.) e nei reparti di degenza a esclusione delle strutture individuate sulla base di un’analisi dei rischi, quali il Pronto Soccorso, la Terapia Intensiva e l’UTIC, la Terapia semintensiva, i Blocchi operatori, i Reparti di degenza per acuti, i Centri Dialisi, Ostetricia e Nursery, il Dipartimento Patologia clinica e gli Ambulatori.

L’ingresso sarà consentito durante il normale orario di visita ai pazienti e vengono fornite tutte le indicazioni e informazioni utili relative alla giusta conduzione dell’animale d’affezione e alla modalità attraverso le quali presentare richiesta alla struttura di riferimento mediante apposita modulistica. “I benefici dell’incontro tra uomo e animale sulla qualità di vita e sul senso di solitudine dei malati sono ben documentati: gli animali possono aiutare a sentirsi meno soli, a combattere la depressione, a ridurre lo stress e l’ansia del ricovero, a offrire svago e distrazione dal dolore e dalla malattia” ha poi aggiunto l’assessore Fanelli.

“In un momento di fragilità personale e familiare, la visita del proprio animale domestico riproduce un senso di normalità che spesso si perde lungo il percorso della malattia. Umanizzare la medicina per rispondere ai bisogni di cura a 360 e quindi anche dello spirito, che specialmente, durante lunghi periodi di degenza, ha bisogno di essere rinfrancato dagli affetti più cari e dunque anche dal proprio animale d’affezione” ha concluso l’assessore.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

CAPTCHA ImageChange Image

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Traduci
Facebook
Twitter
Instagram
YouTube