L’importanza della visita di Macron (con Xi) a Guangzhou

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È la seconda tappe del viaggio in Cina del presidente francese. Anche in questo caso fissato un incontro con il leader di Pechino ma stavolta al centro ci sono i rapporti economici e commerciali tra i due Paesi

di Eugenio Buzzetti

Xi Jinping, Emmanuel Macron

 

AGI – Il presidente francese, Emmanuel Macron, per la seconda tappa del suo viaggio in Cina, è atteso a Guangzhou (Sud-Est). Un nuovo incontro con Xi Jinping, dopo quello di oggi, si svolgerà nella metropoli del Guangdong, una delle aree economicamente più dinamiche della Cina.

Se la tappa a Pechino, al fianco della presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, aveva un chiaro intento politico, la missione odierna avrà un taglio più dedicato ai rapporti economici e commerciali, spiega al South China Morning Post Cui Hongjian, direttore di Studi Europei al China Institute of International Studies, think-tank affiliato al ministero degli Esteri cinese.

Macron incontrerà gli investitori cinesi e risponderà alle domande di circa mille studenti dell’università Sun Yat-sen. In programma, poi, un pranzo con il presidente cinese. È raro che Xi veda dignitari stranieri fuori da Pechino (è già successo in passato, nel 2018, con il primo ministro indiano, Narendra Modi, incontrato a Wuhan, e il presidente russo, Vladimir Putin, a Tianjin) ma oltre all’aspetto economico-commerciale, il viaggio avrebbe un ruolo anche sotto il profilo politico.

Leader in cerca di successo

Macron per dimostrare un ruolo di leadership in Europa nel bel mezzo delle proteste per l’impopolare riforma delle pensioni; Xi per mettere in mostra una Cina non isolata, in Occidente – nonostante i sempre più difficili rapporti con gli Stati Uniti – e in rapida ripresa dopo tre anni di linea dura contro il Covid che hanno affossato l’economia interna.

Il viaggio a Guangzhou è per i media cinesi una prova dei legami stretti tra Pechino e Parigi, e la scelta della città non sarebbe casuale: Guangzhou conta per circa un quinto degli scambi tra Francia e Cina, e la città è un simbolo di come la Pechino intenda gestire questa fase di politica di aperture, a oltre quaranta anni dalle riforme inaugurate da Deng Xiaoping, e che proprio nel Guangdong ha dato alcuni tra gli esiti più importanti.

Guangzhou, e più in generale il Guangdong, rivestono un’importanza speciale per il presidente cinese: il padre, Xi Zhongxun, è stato governatore provinciale all’inizio dello sviluppo economico scaturito dalle riforme e aperture e questo, ha dichiarato un funzionario francese citato dal quotidiano di Hong Kong, è stato uno dei motivi dietro la scelta della metropoli del sud-est della Cina.

 

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