A Londra gli scoiattoli invadono e distruggono gli appartamenti

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Nel Regno Unito la popolazione di questi roditori si attesta a 2,7 milioni. In costante aumento gli interventi di disinfestazione

di Sonia Montrella

Scoiattolo

AGI – I quadri erano staccati dal muro, i piatti rotti, i rivestimenti dei divani strappati, una sedia ribaltata. Tutto faceva pensare a un’effrazione, a un furto. Poi la svolta nel caso: nel lavandino del bagno c’era uno scoiattolo con le zampe all’aria e un sorriso. Era morto stecchito per avvelenamento da alcol dopo aver rosicchiato una bottiglia di Listerine. John Silby, disinfestatore inglese di 58 anni, assicura che scene di questo tipo sono sempre più frequenti a Londra. “In questo caso, la povera signora non aveva chiuso bene la botola della soffitta e lo scoiattolo era entrato nell’appartamento”.

Le storie di Silby sugli scoiattoli grigi londinesi hanno l’urgenza, il mistero e lo spargimento di sangue di un racconto di Sherlock Holmes. Una volta, uno dei suoi colleghi fu morso da uno scoiattolo. Silby non riuscì a liberare l’animale, perché era bloccato e si dimenava, così dovette decapitarlo, poi avvolgere il pollice – e la testa dello scoiattolo – in una benda per portare il collega al pronto soccorso.

Secondo le stime del Woodland Trust, nel Regno Unito ci sono 2,7 milioni di scoiattoli grigi e il loro numero è in costante aumento. Il dato si spiega in parte con l’incremento dell’urbanizzazione: i parchi, in gran parte privi di predatori e circondati da abitazioni con molti rifiuti in giro, aumentano la densità di popolazione di scoiattoli. I roditori diventano meno diffidenti nei confronti dell’uomo e meno timorosi di fare incursioni casalinghe. In più si riproducono facilmente e non vanno in letargo.

Ma ci sono altri due elementi che spiegano questa invasione senza precedenti di scoiattoli negli appartamenti londinesi. “Da una parte le tempeste sempre più violente dovute ai cambiamenti climatici danneggiano i tetti. Dall’altro i tagli ai finanziamenti hanno fatto si che le riparazioni in casa siano meno puntuali”, ha spiegato Silby al Guardian.

Una volta che uno scoiattolo è entrato nel vostro loft, può essere difficile farlo uscire. Sono in grado di rosicchiare quasi tutto e, come i conigli, hanno bisogno di tenere i denti costantemente occupati. Possono sfondare una trave in un giorno, rosicchiare un serbatoio dell’acqua e scaricare mezza tonnellata d’acqua nel vostro salotto, oppure mangiare un cavo, elettrizzarsi, morire mentre sono attaccati al cavo e prendere fuoco, come un arrosto in miniatura. Tutti questi esempi sono davvero accaduti”, racconta il disinfestatore.

Nel 2019, gli scoiattoli sono stati designati come specie invasiva non autoctona. “Per questo motivo, è illegale rilasciare uno scoiattolo catturato”, afferma Hugh Fearnley-Whittingstall, lo chef e presentatore che ha cucinato per la prima volta uno scoiattolo in televisione 30 anni fa, per il suo primo programma A Cook on the Wild Side. L’iniziativa fu controversa: “Un titolo di giornale diceva qualcosa del tipo: ‘Rabbia verso lo chef televisivo che uccide Tufty per mangiarlo'”.

E’ difficile digerire un loro abbattimento. “Questo perché sono incredibilmente carini”, spiega Fearnley-Whittingstall. “Una delle cose che li rende super belli è che hanno le mani. I conigli non sono così ‘maneggevoli’, ma se vedete uno scoiattolo che raccoglie una noce e la sgranocchia, sembra uscito direttamente dall’Era Glaciale”.

Eppure questo adorabile roditore è accusato di ben tre ‘reati’: invasione delle case, allontanamento dello scoiattolo rosso autoctono e danneggiamento degli alberi. In particolare, l’argomento grigio contro rosso è spinoso. La sottospecie britannica di scoiattolo rosso si era praticamente estinta prima che lo scoiattolo grigio, proveniente dagli Stati Uniti, o lo scoiattolo rosso scandinavo fossero introdotti nel XIX secolo. “I rossi scandinavi si sono incrociati con i pochi scoiattoli autoctoni rimasti, quindi gli scoiattoli rossi che si vedono ora non sono scoiattoli autoctoni. Sia i grigi che i rossi sono specie introdotte, ma i grigi sono più adatti”, afferma Doran, secondo cui questi animali sono anche utili: “Sì, masticano la corteccia, ma piantano anche gli alberi, nascondendo noci e semi che non riescono a recuperare, e sono più bravi degli scoiattoli rossi, per il modo in cui accumulano. Gli scoiattoli rossi tendono a mettere tutte le uova in un unico paniere, mentre gli scoiattoli grigi le distribuiscono maggiormente”.

Nel 2017 per difendere lo scoiattolo rosso contro ‘l’invasore’ era sceso in campo anche l’allora principe Carlo. L’attuale re aveva organizzato un incontro con gli ambientalisti e approvato il programma pilota di sterilizzazione messo a punto dall’Agenzia per la salute degli animali e delle piante – Animal and Plant Health Agency -. Il piano era quello di sistemare delle esche di Nutella ‘corrette’ con del GonaCon – un vaccino immunocontraccettivo – in apposite trappole il cui accesso era troppo ostico per lo scoiattolo rosso. A giudicare dall’estensione del fenomeno il piano di sterilizzazione non ha raggiunto i risultati sperati.

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