Libia: il mare scarica corpi, si rischiano 20 mila morti

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Il disastro causato dalle inondazioni in Cirenaica. Almeno 30 mila sfollati a Derna. Anche Germania, Romania e Finlandia offrono aiuti. Il premier Dbeibah: “Valuteremo prima di accettarli

AGI – Diecimila persone erano state dichiarate disperse dalle agenzie umanitarie ufficiali come la Mezzaluna Rossa libica, ma la nuova, inquietante stima è quella del direttore del Centro medico Al-Bayda, Abdul Rahim Maziq. “Il mare scarica continuamente corpi” ha detto il ministro dell’Aviazione civile Hichem Abu Chkiouat, in un ampio articolo del Guardian.

I cadaveri – si legge ancora nell’articolo del quotidiano britannico – sono ancora disseminati per le strade e l’acqua potabile scarseggia. Intere famiglie sono state spazzate via dalla tempesta e, data la lontananza di alcuni villaggi e la scarsa organizzazione delle amministrazioni comunali, ci vorrà del tempo prima che il bilancio delle vittime sia confermato.

L’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (Oim) in Libia ha dichiarato che almeno 30.000 persone sono sfollate a Derna, la città più colpita dalla tempesta Daniel. L’Oim ha aggiunto che 6.085 persone sono state sfollate in altre aree colpite dalla tempesta, tra cui Bengasi, mentre il numero di morti non è ancora stato verificato.

Le agenzie di soccorso hanno faticato per raggiungere la città, che conta poco più di 100.000 abitanti. A causa della distruzione delle strade, sono stati necessari elicotteri, forniti principalmente dall’Egitto. Gli aiuti stanno arrivando da Paesi storicamente legati alla Libia, tra cui Turchia, Emirati Arabi Uniti ed Egitto, dove sono stati proclamati tre giorni di lutto.

Ue, aiuti da Germania, Romania e Finlandia

Germania, Romania e Finlandia forniranno aiuti alla città di Derna. Gli aiuti si inseriscono nell’ambito del meccanismo di protezione civile dell’Ue. Lo fa sapere la Commissione. “Il meccanismo di protezione civile dell’Ue è stato attivato. Gli aiuti offerti da Germania, Romania e Finlandia sono in arrivo. La mobilitazione della Commissione continua”, si legge in un tweet di un portavoce dell’esecutivo europeo.

Premier, valuteremo aiuti stranieri prima di accettarli

La Libia valuterà gli aiuti stranieri prima di accettarli. Lo ha sottolineato Abdul Hamid Dbeibah, alla guida del governo libico internazionalmente riconosciuto di Tripoli. “Ci sono state molteplici offerte di aiuto e accetteremo solo gli aiuti necessari”, ha affermato, sostenendo che la selezione degli aiuti internazionali faciliterebbe anche il coordinamento dell’operazione di salvataggio.

Gli aiuti hanno cominciato ad affluire ma la situazione è complicata anche dalla condizione interna: al governo di Dbeibeh a Tripoli si contrappone a est il comandante Khalifa Haftar e il suo esercito nazionale libico (Lna), sostenitori del Parlamento con sede a Tobruk guidato da Osama Hamad. Sotto l’autorità di questi ultimi ricade Derna, che si trova a circa 300 chilometri a est di Bengasi.

Difesa, in partenza due C-130 e Nave San Giorgio

“La Difesa e le forze armate daranno il loro massimo sostegno per aiutare il popolo libico, colpito da un devastante alluvione”. Lo ribadisce il ministro della Difesa, Guido Crosetto, che ha immediatamente disposto, allo Stato Maggiore della Difesa e al Covi (Comando operativo di vertice interforze) di fornire immediatamente tutto l’aiuto possibile alla Libia e al suo popolo.

A seguito di una puntuale ricognizione, effettuata ieri, oggi partiranno, dall’aeroporto militare di Pisa, 2 C 130 J dell’Aeronautica Militare per tre viaggi che ospiteranno il trasporto di personale dei vigili del fuoco e, in particolare, esperti di rischio acquatico con relative attrezzature di supporto e materiale logistico di prima necessità.

È già partita, nel frattempo, Nave “San Giorgio” della Marina Militare italiana che raggiungerà l’area di Derna nelle prossime 24 ore per assicurare le funzioni logistiche, di comando e controllo, oltre che di supporto sanitario, al previsto dispositivo nazionale di schieramento a sostegno delle popolazioni delle aree alluvionate.

Inoltre, è in corso di valutazione, qualora le condizioni sul terreno dovessero richiederlo, anche l’impiego di Nave “San Marco” della Marina Militare per il trasporto del restante personale della Protezione civile, della Croce rossa italiana e di tutto io materiale necessario di sostegno della Difesa. Tra questo anche due elicotteri per le eventuali attività di ricerca e recupero.

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