Presentato a Roma “ L’amore necessario “ di Marcello Veneziani

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di Andrea Gentili

Nove i gradi dell’amore: la vita,la coppia, la famiglia, la patria, il mondo, la sapienza, il destino, la ricerca di Dio, la ricerca della verità secondo Marcello Veneziani che descrive in maniera esemplare il percorso umano ed intellettuale oltre che filosofico dell’uomo nell’arco della sua brevissima vita terrena.

Marcello Veneziani è un intellettuale in perenne movimento che vive a Roma ma è in continuo movimento: per non essere assillato dai problemi della Capitale si rifugia spesso nella sua casa di Talamone, il suo pensatoio, dove legge e scrive: la sua ultima opera libraria, dopo “ la Cappa “ e “ Scontenti “ è stata presentata a Roma nel corso di un interessante contraddittorio con Fabio Canessa, al Circolo Antico Tiro a Volo: é “ L’amore necessario “, che tratta dei vari modi di esprimere e criticare il sentimento dell’amore esaminandolo sotto i più vari aspetti esaltando comunque l’aspetto più drammatico della mancanza di questo atavico impulso: secondo Veneziani, che ha elegantemente e dottamente espresso il suo pensiero, mancando il quale il mondo tende a sfasciarsi per mancanza di una qualunque forza di coesione materiale e filosofica perché l’amore è innanzi tutto coesione con gli altri.

Dice Veneziani: oggi manca il senso del limite perché appare ormai inapplicata la prima legge dell’amore che impone agli esseri umani di sporgersi verso il mondo intero; l’amore è necessario, come la morte è inevitabile.

Al tempo attuale grande avversaria dell’amore appare essere l’intelligenza artificiale che tende a sostituire l’uomo perché a questo manca proprio l’amore: il vero dramma del tempo attuale è che l’uomo sta progressivamente abbandonando quel sentimento la cui essenza, fortunatamente, non può essere tecnologicamente prodotta.

In quarta di copertina del libro edito da Marsilio è chiaramente esposto che la forza di amare è la linfa necessaria per rinascere, per salvarsi dall’annientamento e rinascere perché l’amore è di per se un atto di fiducia che ci libera dall’odio e dall’oppressione dell’io consentendo all’uomo di fronteggiare  quel buio e quel freddo che ci assediano fuori e ci divorano dentro.

In sostanza, nella società del disamore, del narcisismo e dei desideri egoistici illimitati, in cui «Io ama Io» e contano solo la tecnica e il mercato, non resta che ricominciare dall’amore, anche oltre se stessi.

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